Amedeo BrogliAmedeo Brogli

Gli angeli sono tra noi – E' stata grande la partecipazione popolare alla cerimonia di consacrazione della "cappella degli angeli" di Leggiuno presieduta da Monsignor Felice di Molfetta, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano e Presidente della Commissione Episcopale della CEI per la Liturgia, che ha benedetto l'intera opera elevandola ufficialmente a luogo di culto.
Artevarese ha intervistato l'artefice del monumento, Amedeo Brogli, che ha restituito bellezza e dignità a questa parte dell'oratorio del piccolo paese lacustre.

Amedeo Brogli, quanto è importante che si torni a fare arte sacra oggi?
"Il Sacro esiste da duemila anni: negli ultimi tempi le committenze sono venute meno perché è cambiata l'architettura e anche la religiosità. E' importante però per

Un partic. della CappellaUn partic. della Cappella

un artista confrontarsi col Sacro perché nel momento in cui ci si confronta con esso si esce dalle banalità. Io spero che, specialmente dopo l'incontro che c'è stato tra il Papa e gli artisti, ci sia una rinnovata sensibilità, specialmente nei giovani preti, a far rientrare i pittori nelle chiese".

Questa cappella è stata una sfida artistica notevole.
"Sì, questa cappella è un po' una sfida anche per la sua collocazione, inserita in un contesto abbastanza anonimo. Ci siamo sforzati di darle dignità: questa è una stalla riadattata. Siamo stati molto condizionati dall'architettura povera e dalle due vetrate che, in qualche modo, ci limitavano nell'intervento. Ho pensato di unirle in una fascia di mosaico e una di queste l'abbiamo trasformata in tabernacolo, che credo si una cosa estremamente nuova e moderna. Nella simbologia, soprattutto, traviamo il sole del Padre e dello Spirito

Un angelo della CappellaUn angelo della
Cappella

Santo e poi abbiamo l'Eucarestia presente continuamente: nella trasparenza del vetro sarà un po' un'adorazione continua. La simbologia degli angeli, nasce dal fatto che fosse una stalla, che ricorda la nascita di Betlemme a questo abbiamo aggiunto il volo delle colombe che sono simbolo di purezza e di pace.

Come si sta muovendo oggi Amedeo Brogli nella sua carriera di artista?
"Grazie a Dio vivo da quarant'anni di questo lavoro: sto facendo delle cose in Spagna e a Roma, spero di riuscire a realizzare una cosa interessante qui al Sacro Monte".

Possiamo sapere di più?
"Noi che viviamo di committenze non fisse siamo un po' scaramantici e preferiamo non parlarne: dovrebbe essere un intervento in memoria di una grossa personalità che ha fatto rivivere il Sacro Monte".