Il 1963 è stato un anno importante, quasi decisivo, per l'Italia e per il Mondo, che in piena Guerra Fredda fu sconvolto da una serie di eventi: il 22 novembre il presidente americano John F. Kennedy viene ucciso nell'attentato di Dallas; la "guerra fredda" spinge papa Giovanni XXIII a richiamare al mondo i valori della pace con l'enciclica Pacem in Terris, tra gli ultimi atti da lui compiuti prima di morire, nel giugno di quell'anno; lo sviluppo economico del secondo dopoguerra conosce un momento di rallentamento, il mondo vive segnali contrastanti. I mezzi di comunicazione, sempre più diffusi nella vita quotidiana, contribuiscono decisamente alla trasformazione del modo di vivere. Lo stile di vita dell'Occidente stava infatti cambiando, e con esso anche il mondo dell'arte e della cultura, i cui mutamenti si evincevano anche in Italia, grazie al boom economico.

Nel settore dell'arte visiva i temi allora al centro dell'attenzione sono quelli del superamento dell'informale, del confronto fra l'attività dei "gruppi" e quella individuale, del rapporto tra arte e tecnologia, attraverso la nuova incidenza dei mezzi di comunicazione di massa.

Intesa Sanpaolo, attraverso una mostra, dal titolo "1963 e dintorni. Nuovi segni, nuove forme, nuove immagini", guarda proprio a queste trasformazioni artistiche e culturali che segnarono il superamento dell'arte informale, del confronto fra l'attività dei gruppi e quella individuale – che rispecchiava anche la lotta tra i due mondi, quello comunista e quello capitalista – e del rapporto tra arte e tecnologie.

La rassegna, che è stata allestita a Milano presso le Gallerie di Piazza Scala dal 4 giugno al 27 ottobre 2013, comprende un nucleo di trenta opere della collezione Intesa Sanpaolo in un approfondimento monografico di Cantiere del '900.

Curata da Francesco Tedeschi, la mostra si apre con un omaggio a Piero Manzoni e a Francesco Lo Savio,

entrambi scomparsi giovanissimi proprio nel 1963. Nel percorso espositivo vengono poi proposte opere di alcuni artisti che furono protagonisti di gruppi particolarmente significativi nati in quell'anno fatidico o immediatamente a ridosso di esso: la Scuola di piazza del Popolo a Roma (di cui fecero parte Schifano, Fioroni, Lombardo, Mambor, Festa, Angeli, Maselli), il Gruppo Uno (composto da Biggi, Frascà, Carrino, Pace, Uncini, Santoro), pure romano e sostenuto da Argan e Bucarelli, il Gruppo del Cenobio a Milano (Ferrari, La Pietra, Sordini, Verga, Vermi) e il Gruppo 70 a Firenze (in cui spiccarono, nel campo delle arti visive, Miccini, Pignotti, Marcucci, Chiari, La Rocca, Ori).
La mostra documenterà inoltre il lavoro di altre personalità che hanno segnato profondamente quegli anni, come Piero Dorazio, Giò Pomodoro, Gastone Novelli, Achille Perilli.

Le opere selezionate, realizzate nel 1963 o strettamente legate a quell'anno, andranno a dialogare con quelle inserite nello spazio museale all'interno del percorso espositivo del "Cantiere del '900" e raccolte nelle sale dedicate all'Informale, all'Arte cinetica e programmata e alle vicende dei primi anni Sessanta.

1963 e dintorni. Nuovi segni, nuove forme, nuove immagini
E
sposizione monografica di pittura
Dal 4 giugno al 27 ottobre 2013
Milano, Gallerie d'Italia di Piazza Scala di Intesa Sanpaolo, via Alessandro Manzoni, 10
Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì aperto fino alle ore 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima); lunedì chiuso
Ingresso Libero
Info: Tel. 800.167619