Villa del GrumelloInizialmente di proprietà del banchiere Tommaso d'Adda, che la ricostruì nella seconda metà del ‘500 trasformandola in una delle prime residenze suburbane del patriziato comasco sulle rive del Lario, Villa del Grumello a Como (in origine denominata "Castellazzo") ha conosciuto un susseguirsi di facoltosi proprietari, passando dalle mani della famiglia Odescalchi a quelle dei Giovio e, dalla seconda metà dell'800, in quelle della famiglia Celesia. Dopo diversi restauri nel 1954 la Villa diventa, per volere della contessa Giulia Celesia Cays, proprietà dell'Ospedale S. Anna di Como che la trasforma in una casa di riposo, mentre dal 1970 al 2000 ospita l'ufficio stile delle rinomate seterie Ratti.
Nel 2006, dopo alcuni anni di abbandono, si costituisce l'Associazione Villa del Grumello che – nata con finalità di carattere culturale, scientifico, didattico, di studio e di ricerca, nell'intento di diffondere il sapere e di promuovere la crescita della comunità economico-aziendale e sociale della Provincia di Como – decide di restaurare l'edificio e di dargli una nuova e più rilevante collocazione nella vita culturale della città. La dimora, internamente affrescata e finemente stuccata, ha ospitato nel corso del tempo illustri personaggi, tra cui Vincenzo Monti, Alessandro Volta e Ugo Foscolo, le cui frequenti visite alla famiglia Giovio sono testimoniate da un'erma collocata nel giardino, ampliato nel 1854 su disegno dell'architetto Nessi. Villa del Grumello è circondata da un bellissimo parco il cui impianto "si articola secondo un disegno compositivo romantico in radure alternate a gruppi di piante secolari, disposte a formare paesaggi altamente suggestivi, orientati ora verso il lago ora verso il Monte Olimpino" (C. Bascapè, 1966). In prossimità dell'edificio si aprono le scuderie, destinate a diventare delle foresterie, e le serre, situate accanto al piccolo laghetto in uno dei luoghi più raccolti e soleggiati del parco. A nord sorge invece una piccola chiesa, scrigno dei ricordi di famiglia, in cui è custodito il bassorilievo dedicato al conte e naturalista Paolo Celesia. È per lui che sua madre, la contessa Celesia, fece costruire la piccola cappella votiva, anche se non ottenne di custodirvi le spoglie dell'adorato figlio che a tutt'oggi riposa nel cimitero di Monte Olimpino.
Villa del Grumello
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