Ci sono storie, leggende, credenze. C'è amore, soprattutto. L'amore di essere parte di una comunità. L'amore che sa di fede genuina e tradizione, che si perde nel sentimento più sincero. C'è tutto questo sotto lo sguardo della Madonna del Monte, da tempo immemore oggetto di una devozione ardente.

Il suo carattere di simulacro miracoloso è stato talmente forte da mettere in secondo piano la natura di manufatto artistico, riscoperto soltanto nel corso del restauro avvenuto dieci anni fa. In ricordo di quell'occasione è stata allestita nella chiesa dell'Annuciata una piccola mostra che raccoglie gli abiti originali che l'ammantavano.

Colpiscono a colpo d'occhio le dimensioni ampie, rispetto alla struttura della statua, che aumentano così l'effetto di monumentalità.

"Il primo – ci racconta Marina Lonati, che ha curato l'allestimento – è l'ampio velo di colore avorio ricamato, così come riccamente decorato è il vestito della Madonna in seta con trame in argento ossidato dal tempo. Appuntato sull'abito il grosso rosario in oro.

Ciò che sorprende è che sotto a quest'abito vi erano altri tre, di cui non si immaginava l'esistenza. Il primo in broccato; il secondo in seta blu con decorazioni, intrecci e passamaneria in oro, di notevole peso e ampiezza in quanto dotato anche di una pregiata sottoveste bianca; il terzo infine, in lino bianco, arrichito di decorazioni in passamaneria in oro.

Anche il Bambinello aveva il suo vestitino in seta con trame in argento, con appuntato un rosario e una collana preziosa, e sotto un camicino in lino bianco finissimo, con un cuoricino in argento.

La persona incaricata del restauro, alla vista dei paramenti, ha detto che il tutto era di notevole pregio".

Seta pregiata, decori e fili d'oro, broccato, lino e intrecci di passamaneria. Un abito regale, con tutti i suoi significati e la sua storia ancora conservati nelle pieghe.