Maternità , 1958Maternità , 1958

L'esistenzialismo – Una nuova mostra allo Spazio Rossi del Liceo Artistico di Varese. Ancora un artista del novecento. Uno dei personaggi che è riuscito a racchiudere nella sua arte il clima di un'epoca, i suoi stravolgimenti, i suoi drammi. Franco Fossa trova negli anni cinquanta del secolo scorso i temi da sviluppare nel suo creare. Dopo il secondo conflitto mondiale regna il caos. L'uomo è smarrito. Cerca di ricomporre la propria vita raccogliendo i frammenti lasciati dalla guerra. La sofferenza del vivere quotidiano è accentuato nelle periferie della grandi città dove regna l'alienazione. Nasce in questo periodo il filone artistico del Realismo esistenziale, artisti accomunati dal dar voce a questo malessere e a questo smarrimento. Franco Fossa fa parte di questa corrente che ha tra i suoi membri Bodini, Vaglieri, Guerreschi e Romagnoni.

Grandi Mentore –
Scultore per professione, Franco Fossa annovera tra i suoi maestri all'Umanitaria, il grande Marino Marini. Inoltre è stato allievo di Manzù e Messina all'Accademia di Brera. Alta scuola. Un diploma in scultura nel 1949 e poi inizia a mostrare la sua arte. Diverse le personali e collettive in Italia e all'estero. Realizza monumenti e numerose sculture in legno e in bronzo. Negli anni molti i contributi critici per l'opera di Franco Fossa, tra gli altri ricordiamo Mario De Micheli, Massimo Bignardi, Andrea Del Guercio e Raffaele De Grada.

Doppia inauguarzione –
La mostra varesina, dislocata in due sedi differenti, conferma la collaborazione tra due vicini di casa: Liceo Artistico e museo Bertoni. Non a caso saranno due le inaugurazioni. La prima allo Spazio Rossi, dove il taglio del nastro avverà sabato 10 novembre alle 11, la seconda il 24 novembre, alla stessa ora al museo Bertoni.

Il corpus – In mostra ci saranno 24 sculture realizzate tra 1955 e 1999 ed una cinquantina di disegni realizzati tra 1952 e 1998. Due i testi critici del catalogo. Uno di Emma Zanella e uno di Ettore Ceriani, quest'ultimo scrive "le sculture di Fossa contrappongono al clamore della quotidianità e dei luoghi comuni un silenzio che si trasforma in riflessione interiore. Emerge allora,evidente, che l'uomo ha dentro di sé quanto serve a riscattare la propria condizione precaria, l'assillante mistero che lo circonda. Più delle coercizioni che le frenano (la solitudine, l'impossibilità di comunicare, le strutture di vario genere che delimitano la libertà ed in cui sono costrette a muoversi per non essere considerato ‘dissociate') ci sembra di notare che le figure di Fossa abbiano dentro di sé soprattutto un grande senso di smarrimento. Uno smarrimento universale, poichè risentono dell'angoscia causata dal trascorrere inesorabile del tempo e dello sgomento dovuto all'impotenza di arrivare alla verità ultima. Così i simboli di questa eterna solitudine rispetto alla verità, che dura dalla nascita alla morte, si rispecchiano nelle strutture razionali in cui la figura viene calata"

Per l'occasione è stata edita anche una acquaforte, stampata con i tipi di Roberto Giudici Stampatore d'Arte in Biumo Superiore di Varese, in 50 copie con numeri arabi e 10 copie con numeri romani.

Mostra Franco Fossa – opere 1956 -1999 disegni e sculture

Spazio Luigi Rossi Liceo Artistico"A.Frattini" Varese dal 10 novembre al 2 dicembre 2007
Orari : dal Lunedì al sabato 9.30-13.00 -domenica dalle 14.30 alle 18.30

Museo Flaminio Bertoni – Varese dal 24 novembre al 22 dicembre 2007
Orari. Martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 14,30 alle 18.30

Ingressi gratuiti