Che si percorra il viale delle Cappelle per la prima volta da turisti o anche ogni giorno in tutte le stagioni, è naturale lasciare un pezzetto di cuore al Sacro Monte di Varese e amare ogni singola pietra del Viale, ritrovarsi a contemplare con meraviglia le Cappelle, i Musei, il Santuario, le stradine del borgo e i paesaggi mozzafiato. Il Sacro Monte, Patrimonio Unesco dell’Umanità, è un vero scrigno di meraviglie, bellezze artistiche, naturali, paesaggistiche e spirituali.

Non tutti però ne conoscono i dettagli storici a artistici: chi dipinse gli affreschi della Sesta Cappella? Chi e quando realizzò le statue della Nona? A quando risale la prima fondazione del Santuario?

Per consentire a turisti e pellegrini di conoscerlo e apprezzarlo, per valorizzarne i capolavori storici e artistici divulgandone le informazioni essenziali, l’associazione Amici del Sacro Monte, guidata da Ambrogina Zanzi, ha appena pubblicato la guida “Sacro Monte di Varese. Storia, Arte, Spiritualità”, presentata in Comune a Varese e stampata in cinquemila copie, da distribuire a visitatori, turisti e cittadini. Autori di testi e fotografie sono gli stessi volontari dell’associazione, tra cui Giovanni Trotta, Maria Rosa Bianchi, l’architetto Ovidio Cazzola, soci e amici da decenni al servizio della montagna.

Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto, diretta da Carlo Massironi, mentre la traduzione in inglese, francese e tedesco è stata curata da ventotto allievi della Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Varese, cui è stato donato un diploma di ringraziamento.

La guida sarà disponibile gratuitamente, e saranno gradite offerte a sostegno delle attività culturali dell’associazione, nell‘Infopoint degli Amici del Sacro Monte sulla vetta della montagna, in via del Ceppo angolo piazzale Pogliaghi, luogo di incontro, di scambio e di informazioni per i molti turisti che arrivano al Sacro Monte.

Lo scorso anno un censimento dell’associazione aveva scoperto ben 41 nazionalità tra i turisti in arrivo al Sacro Monte, segno che il tesoro Unesco è apprezzato e visitato ancor più di quanto si immagini. Gli ultimi visitatori che si sono rivolti all’associazione per informazioni sul Sacro Monte nei giorni scorsi provenivano ad esempio da Israele.

L’associazione “Amici del Sacro Monte” annovera circa 400 soci, è stata costituita nel 1967 ed è sempre e solo stata sorretta dal volontariato. Un prima guida al Sacro Monte era già stata pubblicata nel 2004, quella di oggi è in forma totalmente rinnovata e racconterà al pellegrino la storia del Sacro Monte, il viale delle Cappelle, il borgo, il Santuario, la Cripta, il convento di Clausura delle Romite Ambrosiane, i preziosi Musei Baroffio e Pogliaghi e un approfondimento sulle vie per il Campo dei Fiori.

Alla presentazione, insieme alla Presidente dell’associazione, hanno preso la parola anche Ferruccio Zuccaro e il vicesindaco Daniele Zanzi, soci e amici del Sacro Monte da moltissimi anni, che hanno lodato l’impegno profuso costantemente dai volontari a sostegno della valorizzazione del Sacro Monte, in particolare con l’importante presenza dell’infopoint sulla vetta. Dalla presidente Ambrogina Zanzi è arrivato anche un sollecito al Comune per il ripristino dell’area adiacente a via del Ceppo, un tempo usata per i pic-nic. Rassicurante la risposta del vicesindaco sulla presenza di stanziamenti per quarantamila euro e sull’effettiva volontà di procedere al recupero.
Perchè il Sacro Monte è così amato dalla gente? Scrive Ambrogina Zanzi nella prefazione della guida: “Perchè questo incantevole luogo riesce a fondere armoniosamente la dimensione religiosa con la natura, l’arte, la storia e le tradizioni, offrendoci, in maniera splendida, una forma straordinaria di bellezza che coinvolge ciascuno in un’intensa e complice attrazione affettiva.”

Alessia Zaccari