La millenaria storia che caratterizza la valle Olona è sicuramente il fiore all'occhiello della provincia di Varese, sotto il punto di vista culturale e turistico. Ne è stata ennesima riprova la presentazione odierna, in data 22 Maggio 2014, dell'ingente lavoro di ricerca e di approfondimento sul Monastero di Santa Maria Assunta a Cairate, condotto sotto l'egida della Dott.ssa Valeria Mariotti che, coadiuvata da valenti studiosi, ha dato alla luce un volume di ben 600 pagine, corredato da notevoli tavole fotografiche. 

All'interno della pubblicazione viene analizzata la storia del monumento, divisa nei vari periodi: dalle sue antiche origini con l'affermazione della presenza longobarda -attraverso la leggendaria figura di Manigunda- fino ai successivi periodi storici connotati dall'arte romanica e da quella rinascimentale. Il libro si configura quale valente "approfondimento" dell'intero bene e risulta sicuramente indirizzato più agli "addetti ai lavori" che ad eventuali futuri turisti. 

A tale epico lavoro va il merito di argomentare e valorizzare gli importanti interventi di restauro dell'intero complesso, che hanno coinvolto Provincia di Varese e Comune di Cairate in un progetto ormai decennale, ancora in fase di svolgimento. 

La splendida cornice del cortile di San Pancrazio ha visto alternarsi rappresentanti politici (il Sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli e il Commissario della Provincia di Varese Dario Galli), personalità del mondo dell'arte (il Sovrintendente Filippo Maria Gambari e la Prof.ssa Silvia Lusuardi Siena), nel corso di una presentazione forse un po' prolissa.

All'istrionica ricercatrice Mariotti si riconosce il merito di aver ravvivato l'incontro con puntuali parole e ringraziamenti, arricchiti da una breve visita guidata che l'ha resa protagonista quale "pifferaia magica", seguita da una folla di giornalisti e convenuti curiosi.

Da domani volume e complesso monastico, con relativa esposizione museale, saranno a disposizione del pubblico e inaugureranno un nuovo capitolo di storia "sepriese", resa fruibile grazie ad un puntuale ripristino del noto chiostro, nelle sue numerose sale corredate da reperti lapidei, manufatti quotidiani, materiale documentario, video e fotografico, il tutto illustrato da esaustivi pannelli didattici ed audioguide bilingue.
Ci si augura che a questo monumentale intervento di recupero e studio, farà seguito la "vendita" del bene stesso, attraverso una messa in relazione concreta con i due siti UNESCO vicini (Castelseprio e Torba) in un'ottica di pacchetto turistico completo rivolto ad un più ampio target di pubblico, dalle scolaresche all'utente adulto.