L'ingresso al conventoL'ingresso al convento

I primi aiuti – Arrivano i primi finanziamenti per il futuro museo di Tradate; o meglio per l'attuale convento dei Padri Serviti, annesso alla chiesa del Crocefisso. Ai trecentomila euro già messi in conto dalla giunta Candiani, si unisce la somma stanziata da Fondazione Cariplo che ha garantito un primo contributo di 150 mila euro, per i primi interventi massicci di consolidamento della struttura. Rifacimento, consolidamento del tetto, per una prima messa in sicurezza dei lacerti di affreschi recentemente venuti alla luce. Intervento ormai improrogabile, a prescindere da qualsiasi destinazione futura la città di Tradate si impegni ad individuare.

Il museo diffuso – Una destinazione che peraltro è già a grandi linee definita e che andrà a declinare la nozione di 'museo diffuso', presa a riferimento dagli autori del progetto preliminare: "Progettare un museo diffuso significa innanzi tutto stabilire un metodo di fruizione dell'intero territorio (…) Una struttura museale del genere è basata su due componenti: un luogo di riferimento dove si concentra l'essenza specifica della struttura museale (servizi al pubblico, luogo di raccolta e di documentazione ecc.); un sistema di percorsi che collegano le emergenze o i luoghi di interesse scientifico e culturale".
Questo l'obiettivo. Il convento come futura cabina di regia dei fatti e delle emergenze artistiche e culturali della città e del suo territorio. Il convento stesso con la sua storia religiosa e le sue componenti artistiche, convertito in museo, epicentro di una nuova dignità artistica per il comune. Dotato di area servizi, dal caffè, al ristorante, al book-shop, ad uno spazio informativo multimediale che dovrebbero avere parte consistente nel disegno di autofinanziamento del polo, in concomitanza con le risorse garantite dall'amministrazione e da altri sponsor.

Costi e partners – Il progetto di massima sarà oggetto, il prossimo 21 gennaio, di un nuovo incontro con i responsabili della Fondazione Cariplo. Qualora l'ente fosse interessato a garantire il sostegno, il progetto verrà ulteriormente affinato e definito dall'ufficio cultura di Tradate. Nei termini economici, il discorso è già abbastanza delineato: si tratta di cifre che si aggirano sui 4.300.000 per le gli interventi di restauro degli edifici, degli affreschi, per l'impiantistica e per l'allestimento vero e proprio; intorno ai cinque milioni di euro, il costo complessivo, tenendo conto dei costi di costituzione e di organizzazione del sistema museale. Un progetto cui farà riferimento la realtà tutta e composita del tradatese, dall'amministrazione alle singole realtà associative, laiche e religiose, fino ad un numero di trentun partners.

Il cuore del museo – Il cuore invece del progetto artistico vero e proprio è quello già noto da tempo: la rotazione  della collezione Restelli, a incarnare un museo dedicato all'arte italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento. Dipinti di grandi autori italiani, alcuni dei quali visti di recente al Castello di Masnago, opera di maestri quali Mosè Bianchi, Domenico e Gerolamo Induno, Silvestro Lega, Giacomo Favretto ed altri che storicamente rappresentano il cuore del più accurato collezionismo borghese lombardo.