Foto storicaFoto storica

Ricordando Luigi Orrigoni – Un viaggio tra fotografie sbiadite e racconti. La storia di un paese tramandata di padre in figlio si mescola alle leggende, alle tradizioni popolari e alle carte d'archivio. Una ricerca accurata che è oggi racchiusa nel libro "Castronno e il Novecento", pubbicato dall'Amminiztrazione comunale, che sarà ufficalmente presentato sabato 14 febbraio, alle ore 17 al Municipio di Castronno. Una pubblicazione che nasce dal volere dell'imprenditore Luigi Orrigoni, dalla passione per il suo paese e più ampiamente per l'arte e la cultura. Orrigoni, scomparso ormai un anno fa, aveva incontrato, in una cena dai coniugi Panza di Biumo nel 2007, l'amico Robertino Ghiringhelli e gli aveva proposto di realizzare una storia fotografica del suo paese. Il professore della Cattolica, che tra l'altro ha passato la sua infanzia nei dintorni di Castronno, ha accettato con piacere l'incarico e ha mantenuto il suo impegno mettendosi a capo di questo progetto, che è stato poi tradotto in questo libro, un pò meno fotografioco, ma rispettoso dei desideri del committente. Il libro sarà infatti presentato a pochi giorni dall'anniversario della morte di Orrigoni.

Un'affresco di Carlo CocquioUn'affresco di Carlo Cocquio

Sinergie tra esperti – Castronno e il Novecento è il risultato di un lungo lavoro d'equipe durato all'incirca un anno che ha visto coinvolti, oltre al curatore Ghiringhelli, diversi esperti: Marco Tamborini, che ha compiuto un'analisi del territorio dal punto di vista geografico; Maria Cristina Scalcinati, ricercatrice di storia che ha trattato la fase di passaggio dall'agricolura all'industria, ricostruendo la storia delle grandi aziende presenti sul territorio e delle vie di comunicazione sorte in quel periodo, come la ferrovia e l'autostrada Milano-Laghi; Roberto Della Valle, appassionato di storia locale che si è dedicato alla cultura popolare di Castronno nel suo saggio "Con gli occhi di ieri e di oggi"; Diego Dalla Gasperina, ex insegnante di italiano e ricercatore storico che ha analizzato la storia religiosa e le vicende civili del paese; infine Serena Gecchele, storica dell'arte, che si è occupata dell'analisi dal punto di vista architettonico, artistico e storico delle tre chiese, del cimitero e delle ville costruite a Castronno.

Il Crocifisso di A.QuattriniIl Crocifisso di A.Quattrini

Novità su Carlo Cocquio – I tre saggi della Gecchele analizzano e scoprono nuove bellezze artistiche di Castronno, a partire dall'imponente decorazione ad affresco realizzata da Andrea Vaccari nella chiesa parrocchiale. L'edifico religioso, ricostruito tra 1909 e 1911 era stato già oggetto di studio da parte del professor Alberto Bertoni, e proprio il suo libro è stato il punto di partenza per la giovane studiosa. Grazie all'analisi delle carte d'archivio e alle preziose testimonianze orali di chi ha lavorato accanto all'artista di Ligurno, è stato possibile attribuire alla sua mano una parte più ampia delle decorazioni presenti. Cocquio ha infatti anche decorato oltre alle navate e al presbiterio anche gli angeli al di sopra delle cappelle e l'abside della cappelletta dove si trova la fonte battesimale.
Alle novità si è aggiunta un'analisi stilistica degli affreschi completata da nuovi confronti e riflessioni. La ricca testimonianza artistica lasciata da Cocquio nella chiesa castronnese, realizzata tra 1943 e 1946, è caratterizzata da una resa fortemente naturalistica, che riprendere i preraffaelliti e il classicismo, con un dichiarato intento didattico. Il programma iconografico è stato probabilmente studiato dall'artista – incaricato dell'opera in seguito ad un concorso – in comunione col parroco, Don Luigi Molteni che si è tra l'altro impegnato in prima persona per raccogliere i fondi necessari alla decorazione, andando casa per casa, ad illustrare questo progetto.

Partic. di un monumento funebrePartic. di un monumento funebre

Stile liberty – Degna di nota anche la facciata eclettica della parrocchiale realizzata nel 1927; la storica dell'arte avanza un'ipotesi d'attribuzione: l'artefice del progetto potrebbe infatti essere l'ingegner Giuseppe Magnoni e l'esecuzione è da ricondurre ad artigiani e scalpellini locali. Oltre alla parrocchiale la Gecchele ha ricostruito la storia delle altre due chiese del comune: quella di San Pietro e Paolo a Cascina Maggio che conserva un'importante ciclo scultoreo bronzeo realizzato da Oreste Quattrini composto da una Via Crucis, dalla decorazione dell'ambone e da un grande Crocifisso collocato dietro l'altare; e quella di Sant'Alessandro, nell'omonima frazione, consacrata nel 1907. Nel saggio "Il culto dell Memoria" la studiosa ricostruisce la storia del cimitero, analizzando i diversi monumenti tuttora contenuti e differenziandoli per stili e tipologie, evidenziando gli influssi liberty presenti. Ma le testimonianze del liberty si trovano anche, e in maniera più ampia, nelle ville borghesi realizzate entro gli anni '80 dell'800 nei punti strategici di Castronno, vicino alle vie di comunicazione, in quanto abitazioni di ricchi industriali milanesi che venivano a trascorerre i periodi di vacanza nelle nostra provincia.