Artevarese riprende il giro della Valcuvia, dopo le bellezze artistiche di Cittiglio, quelle naturalistiche di Gemonio.

Ancora storia antica a Cocquio, dove il Medioevo è testimoniato dai resti di una torre medievale e dove l'archeologia ha messo in luce tracce di presenza longobarda. Continuando per la collina altra tappa è proprio Azzio, già protagonista di recente su Artevarese per l'importante chiesa del Convento, di recente oggetto di scavi archeologici.
Ma non solo arte ad Azzio, anche tradizione, con la fabbrica di organi Mascioni, ancora oggi attiva, che fra i suoi clienti ha annoverato il Vaticano. Accanto ad Azzio è Orino, piccolo borgo sulla collina, famoso per il forte e la rocca, fortificazioni di epoca medievale e forse anche longobarda, anche se la tradizione vi colloca un castrum di epoca romana.

Un paesaggio di boschi di castagno, fiancheggiando il Campo dei Fiori, ed ecco Castello Cabiaglio, località famosa per aver dato i natali a Giovan Battista Ronchelli, importante pittore varesino del XVIII secolo, che, dopo gli studi a Roma, lavorò in molte chiese della zona, come S.Giuseppe, S.Vittore, S.Antonio a Varese, al convento ad Azzio e a S.Appiano a Castello Cabiaglio.
Ancora boschi e si giunge al Brinzio, un borgo ancora rustico, ben conservato, da cui si può godere di scorci sulla Valtravaglia e sul Lago Maggiore. Nel fondovalle, la strada porta a Rancio, borgo caratterizzato da edifici con portali in pietra appartenuti alle più importanti famiglie nobiliari, come Tabacchi, Bernasconi, Bonari, addossati alla chiesa parrocchiale.
Dall'altra parte del ponte di pietra sul fiume Rancina che divide in due il paese si trovano Palazzo Sacchetti, classico palazzo nobiliare cinquecentesco con porticato, e casa Velati.

La provinciale verso Laveno conduce a Cuveglio, famosa

per la collegiata di S.Lorenzo, centro della pieve di Cuvio. Nata forse fra IX e X secolo d.C., comprendeva una serie di religiosi itineranti sottoposti ad un arciprete e giunse a posseder la maggior parte delle terre. L'edificio, di origine romanica, venne rifatto nel corso del Settecento, mentre è rimasta intatta la torre campanaria: negli anni Ottanta venne restaurata una cripta caratterizzata dalla presenza di tredici scranni alle pareti forse i sedili per i canonici.

Da Cuveglio una stradina a tornanti sul Monte S.Martino, dove si trova l'antica chiesetta di S.Martino risalente all'epoca medievale, porta a Cuvio, centro eponimo della valle, dove sorge il palazzo Litta Visconti di Arese, palazzo settecentesco fondato su una antica fortificazione.
Da Cuvio si ritorna a Cuveglio e da lì si raggiunge Casalzuigno con la splendida villa Porta Bozzolo, oggi proprietà del Fai.
Famosa e meta di turisti, la villa con le terre circostanti fu acquistata dalla famiglia Porta nel Cinquecento, e nel corso dei secoli fu abbellita. Di gran valore il giardino all'italiana, con le terrazze, il viale d'accesso, la fontana centrale.
All'interno le sale da biliardo, da ballo, le stanze private con una ricca decorazione a motivi floreali e mitologici.

Ultima tappa della valle è Arcumeggia, noto come il paese dipinto, piccolo borgo di montagna caratterizzato dalle pitture che decorano i muri esterni delle case, eseguite dai più importanti artisti locali, come Sassu, Carpi, Salvini e Treccani.
Qui si chiude il viaggio in Valcuvia, una perla del Varesotto, itinerario artistico e naturalistico.