Agliate, basilica, veduta generaleAgliate, basilica, veduta generale

Monza e Brianza, provincia nuova, tesori antichi. In particolare ad Agliate sono vive leggende, tradizioni, come quella che vorrebbe la regina Teodolinda frequentatrice della zona. Ma anche i dati archeologici riservano grandi sorprese: massi coppellati, sepolture romane. E la grande basilica romanica si staglia imponente nel cuore del paese.

Uno scrigno di ciottoli – L'edificio, tutto costruito in ciottoli disposti a spina di pesce e pietre, è a tre navate chiuse ciascuna da un'abside, divise da colonne. In facciata tre ingressi: al centro si trova il portale, arricchito da pannelli decorati ad intreccio, riutilizzati qui, ma che forse facevano parte di una chiesa più antica.

Storie più antiche – Ad un attento osservatore non può sfuggire che l'edificio è impreziosito dalla presenza di

Agliate, basilica, facciataAgliate, basilica, facciata

antiche lapidi romane riciclate come materiale da costruzione: si tratta di una pratica diffusa nel Medioevo, che ha interessato ad esempio le nostrane Castelseprio e Torba. Sulla destra del portale una grande pietra reca parte del nome Licinius. All'interno sulla destra la prima colonna ha come fondazione un altare qui reimpiegato, con tanto di dedica a Giove. Nella navata di sinistra, la seconda colonna ricicla un miliario, ovvero quelle pietre che in epoca romana si trovavano sulle strade ed indicavano le distanze. Addirittura, la penultima colonna della navata è sormontata da un capitello decorato con delfini.

La parola agli scavi – 
Durante i rifacimenti della basilica negli anni Novanta, sono stati effettuati scavi archeologici. Da questi sono emersi un antico muro, forse la facciata di una chiesa più antica, probabilmente di VI secolo e alcune sepolture.

Agliate, battistero. Fonte battesimaleAgliate, battistero. Fonte battesimale

Affreschi altomedievali – All'interno dell'edificio colpisce la ricchezza dell'apparato decorativo. Nella navata centrale si trova un ciclo di affreschi suddivisi in due fasce, separate da un fregio di visi di profeti. La fascia superiore riporta episodi dell'Antico Testamento, quella inferiori episodi del Nuovo, in parte perduti. La datazione è probabilmente il X secolo, al momento della riedificazione dell'edificio. Completa la decorazione, nella volta a botte del presbiterio, l'immagine di Cristo Giudice, inserito in una cornice, circondato dai simboli dei quattro evangelisti.

Il Battistero – 
Dal cortile della chiesa o dalla sacrestia è possibile accedere al Battistero. Di antica fondazione, forma ottagonale, conserva al centro un fonte battesimale a immersione: nei primi secoli del cristianesimo il Battesimo avveniva con una immersione completa dei catecumeni e questo rito era celebrato una sola volta all'anno, simbolicamente nel giorno di Pasqua, ad indicare una resurrezione dei battezzati alla vera vita.

Pitture a 360 gradi – Tutte le pareti del battistero erano

Agliate, battistero, affreschiAgliate, battistero, affreschi

in origine decorate da affreschi ora in gran parte perduti. Fra i più antichi si segnalano quelli dell'abside, come la chiamata dei due apostoli Pietro e Andrea, il Battesimo di Gesù. Risale invece al Trecento un Madonna del Latte, ovvero l'immagine di Maria intenta ad allattare il Bambino. Al Quattrocento sono attribuibili le figure di Sant'Onofrio, di un santo vescovo benedicente, e di una Madonna in trono.

Si conclude così la visita alla basilica di Agliate, un tuffo nel pieno Medioevo, fra affreschi, fonti battesimali e resti archeologici. Le zone del Milanese, del Comasco, del Varesotto, di Monza e Brianza sono ricche di edifici romanici, che spesso sorgono su chiese precedenti, a volte addirittura su ville romane. Agli storici e agli archeologi il compito di scriverne la storia, a tutti il consiglio di visitare questi tesori.