La chiesa di San MicheleLa chiesa di San Michele

Il fascino delle rovine – All'ora del tramonto è come trovarsi di fronte ad una stampa inglese di settecentesca memoria: le rovine di San Michele a Golasecca – chiesa abbandonata dal culto dagli anni Sessanta – conservano in loro il fascino dei luoghi infestati dal "sublime" (da leggersi all'inglese): quella sensazione di esaltato terrore per un paesaggio sovrumano che tanto mandava in visibilio gli Europei tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, agli albori del Romanticismo.
San Michele, da almeno un millennio, sorge su una panoramica collina che domina la valle del Ticino, nel centro storico del paese. Bella testimonianza di costruzione medievale, è da tempo nel cuore dei cittadini che vorrebbero vederla rinascere. E un progetto in cantiere, almeno nelle intenzioni, c'è: l'edificio, donato dalla Curia all'amministrazione comunale, dovrebbe diventare un prezioso centro polifunzionale a carattere museale.

I lucchetti – Un monumento di pregio che purtroppo – da tempo – rimane chiuso, insieme al bel parco che l'accoglie, dietro ad un cancello. Motivazione: è pericolante.
Dall'abbandono del culto l'azione dell'atmosfera ha portato il monumento alle attuali condizioni.
Un' edificio che, come spesso accade, dal momento in cui è sorto ha avuto diversi ampliamenti nel corso dei secoli, fino al Settecento.

Tracce millenarie – Dell'originaria costruzione, risalente all'età romanica, sono riconoscibili la parte inferiore dell'abside, la torre campanaria in stile lombardo – piemontese e alcuni muri, decorati nella parte superiore da archetti pensili in cotto. Nei dintorni sono stati ritrovati importanti reperti archeologici, alcuni risalenti all'età della civiltà celtica di Golasecca, altri all'età romana, altri, infine, al medioevo. Nel 2001 sono stati compiuti importanti studi per cercare di definire con precisione la storia della chiesa e per cominciare ad impostare un lavoro di restauro e di messa in sicurezza di tutto il sito.
Un lavoro che restituirà ai cittadini la possibilità di vivere questo luogo e riappropriarsi di una affascinate parte della loro storia. Ad oggi però un'emozionante passeggiata tra le rovine, alla luce del tramonto, ancora attende.