Vasi improbabiliVasi improbabili

Oltre il giardino e oltre la Placa, con vista sul Partenone. Silvio Monti abbassa il volume del suo Peter Il'ič Čajkovskij, che lo accompagna nel suo grande capannone in via Amendola a Masnago e racconta di due mosse che lo terranno impegnato da qui sino alla prossima primavera.

La prima, direbbero gli inglesi, it's very Monti. Un noto fiorista del centro storico varesino, in via Albuzzi, è venuto a conoscenza di alcuni vasi del Nostro: vasi d'artista si intente, colorati, di grosse dimensioni, in alcuni casi antropomorfi. Caratterizzati a tal punto da chiamarsi uno, con lo spirito che contraddistingue Monti, LapoVaso.

Sono piaciuti e a Silvio è stato chiesto di esporli, proprio in mezzo ai fiori e alle piante, in vetrina, nelle quinte del negozio. Detto, fatto. Cinque o sei vasi saranno da sabato faranno mostra di sé. Saranno omaggi a Lucio Fontana, Vaso bucato, Vaso Tagliato,  oppure Vaso introverso, Vaso estroverso, in ogni caso "vasi inutili" suggerisce l'artista.

Ai vasi l'artista aggiungerà una composizione realizzata anni fa, un pannello diversamente scomponibile raffigurante diversi tipi di fiori, ca va sans dire, a coprire un'intera parete del negozio.

Ma il progetto forte cui Monti si sta dedicando da tempo è quello cui è stato chiamato da una vecchia conoscenza: la direzione internazionale della catena di hotel Hilton che già nel 2000 lo volle ospite presso una propria sede a Bruxelles dove una sua mostra riscosse un grande successo. Quest'anno è la volta di Atene.

Tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo 12 grandi pannelli di 2 metri per 2, raffiguranti le grandi teste di Monti, i cosidetti Ritratti del presente, l'ultimo ciclo cui l'artista si sta dedicando negli ultimi anni partiranno alla volta della capitale greca dove saranno esposti per un mese nella grande hall del locale Hotel Hilton nell'ambito di una iniziativa legata all'Italia.

"Ho proposto di esporre alcuni miei lavori di qualche anno fa, piuttosto pop ispirati ironicamente alla mitologia greca, che ho ritenuto divertenti per quella sede, ibridizzati con una mitologia americana contemporanea tratta da Walt Disney – spiega sornione Monti – mi hanno fatto capire che forse si sarebbero offesi in due: gli ospiti greci e i clienti statunitensi".