Fagnano Olona –  Riprodurre antiche architetture, scorci che nei secoli hanno segnato il volto di un luogo, l’identità di un paese e la sua storia. Non solo, farlo rivivere, animarlo, popolarlo con personaggi in costume: come allora… E’ il racconto pittorico di Elisabetta Neri che con successo ha recentemente concluso la sua personale ” Riflessi del passato – Le figure femminili e l’architettura del Seprio” allestita nella suggestiva cornice del Castello Visconteo. Ed è proprio ambientato nella corte della nobile residenza il soggetto dell’opera che l’artista ha donato alla Proloco. “Rosso Tiziano”, questo il titolo, riprende infatti  la parte Cinquecentesca del cortile con lo stemma del casato e la scritta, “a bon fen”, motto ripreso più volte sia all’interno sia all’esterno del maniero. In primo piano una ragazza dei capelli rossi, in abbigliamento tipico del cinquecento, ricorda le figure femminili del grande maestro Vecellio.

Sono  affascinata dalle architetture del passato – spiega Elisabetta Neri. Creare questi quadri è stata un’occasione per esplorare le meraviglie della nostra zona, imparare a conoscerle e osservarle con occhi diversi. Così è nato in me il desiderio di rivisitarle, rappresentandole con materiali diversi e sperimentando nuove tecniche. E’ stata un’esperienza interessante, una scoperta. Lo scopo è anche quello di stimolare, in chi osserva i miei lavori, curiosità e soprattutto il desiderio di andare sul posto e vedere da vicino queste nostre bellezze architettoniche”.

 

I quadri di Elisabetta riproducono edifici d’epoca significativi di alcuni paesi del Varesotto e dell’Altomilanese, il Seprio e la Valle Olona che l’artista poi anima con affascinanti figure femminili. Personaggi storici come Manigunda (Regina Longobarda che la leggenda narra come fondatrice del Monastero di Cairate) in costume, come la moda dei secoli passati imponeva.

“Da sempre amo raffigurare queste donne curando in particolare gli abiti, fin nei più piccoli dettagli. Mi è  dunque sembrato opportuno inserire, all’interno dei miei paesaggi dalle atmosfere lontane, la storia del costume coniugandola con le rispettive epoche rappresentate”.

Nelle opere poi l’antico incontra il moderno attraverso i materiali. Si fondono così passato e presente e tra  torri, merlature e ornamenti architettonici, si scorgono inserti fotografici e collage.

“Utilizzo spesso materiali poveri o anche i scarto perchè con il lavoro dell’artista poi si nobilitano. Mi piacciono gli effetti materici, che ottengo mischiando sabbia e malte, per dare l’idea di superfici ruvide o comunque sensazioni di rilievo… Un’altra tecnica che uso è il pastello su carta stampata e di giornale, pagine di libri e spartiti musicali…”

E tra i colori dei luoghi,  le eleganti architetture e i sontuosi costumi di epoche lontane, le note di un vecchio spartito pare vogliano “intonare”  melodie come in un gioco di… “Riflessi del passato”.

Per contattare l’artista Elisabetta Neri: fb Armonieonline – # Armonieonline

 

 

Elisabetta Farioli