La chiesa di Induno OlonaLa chiesa di Induno Olona

Dalla creatività si plasma creatività – Rinascere dalle proprie ceneri. A farlo non è solo la leggenda, con le mitologiche narrazioni relative all'Araba Fenice, ma anche la realtà. Lo testimonia la chiesa di San Paolo a Induno Olona che, dopo il tragico incendio dell'aprile 2007, è pronta a riaprire le sue porte ai fedeli. Tre anni di lavori che hanno permesso alla struttura di recuperare la sua immagine originaria. "Un'immagine", però, "incapace di trasmettere un'identità unica e forte". Ad affermarlo è Emilio Vanoni, indunese agguerrito che – ai microfoni de la6 tv – dichiara di volersi battere per regalare alla chiesa un campanile.

Riferimento per la comunità – "L'edificio", sostiene Vanoni, "si presta a questa variazione, poiché il progetto originario prevedeva la possibile aggiunta del campanile stesso". Insomma, secondo il parrocchiano, non si finirebbe per sfigurare l'immagine originaria di quel luogo sacro ma – anzi – di impreziosirlo, regalandogli un particolare unico ed esclusivamente suo. Un'idea nata per caso, quella di Vanoni: sfogliando il giornalino della parrocchia e osservando un'immagine creata dalla sovrapposizione di differenti foto, scattate alle due chiese del paese. Quella di San Giovanni e quella di San Paolo, appunto. Dalla creatività di chi quell'immagine l'ha realizzata, ha preso forma altra creatività: quella del signor Emilio, ora convinto che il campanile rappresenterebbe più di un dettaglio, ma un vero e proprio simbolo per la comunità.

Simbolo di condivisione – "Il campanile" – sostiene

Emilio VanoniEmilio Vanoni

Vanoni – "invita la i fedeli a riunirsi, richiamandoli alla preghiera con il suono deciso delle sue campane. E la condivisione rappresenta il cuore della fede cristiana". Questo principio rende, per l'indunese, totalmente intollerabile la decisione del parroco – Don Peppino Forasacco – di realizzare un cancello davanti all'ingresso della chiesa. "Un modo" – ci spiega il signor Emilio – "per evitare che gruppi di giovani si fermino sul sagrato, a ogni ora del giorno e della notte. Ma, purtroppo, anche un modo per allontanare i fedeli dal loro luogo di preghiera".

L'appello – Vanoni, attraverso le telecamere de la6 tv, si rivolge direttamente ai cittadini indunesi chiedendo loro di sostenere il suo progetto. 100 mila euro la cifra, secondo lui, necessaria per la realizzazione del campanile e, quindi, per donare alla chiesa una nuova identità.

Dai sogni alla realtà? – A non pensarla allo stesso modo è il parroco che, secondo Vanoni, ritiene che questo progetto sia figlio di sogni irrealizzabili, di pura utopia. Di certo la crisi economica non favorisce investimenti cospicui come questo, ma la volontà di un fedele innamorato della sua chiesa e pronto a combattere per renderla più bella, potrebbe vincere qualsiasi ostacolo. Perfino quello imposto dal portafoglio. Che con la sua tenacia, il signor Vanoni riesca a raccogliere il denaro necessario e a convincere il Don Peppino ad aderire al suo progetto? Certezze non ne abbiamo ma, di certo, seguiremo il corso degli eventi promettendovi – se mai divenisse realtà – di ammirare, con noi, il nuovo campanile della chiesa di San Paolo.