“QUESTA INVASIONE SEMBRA UNO SPETTACOLO SURREALE. NON È FACILE PER NOI CREDERCI. TI MANDO LA FOTO DOMANI MATTINA PRESTO. DI NUOVO SUONANO LE SIRENE. HO SPENTO LA LUCE E ANCHE IL COMPUTER PER PAURA DEGLI SBALZI DI TENSIONE.
Anna Golubovskaja

Milano – La mostra Qui Odessa.Cronache da una città che trattiene il respiro, che si apre oggi alle 18.30 nella sede della Fondazione Stelline e realizzata in collaborazione con la Fondazione Fiera Milano, presenta una selezione di immagini e testi del progetto Qui Odessa, sviluppatosi settimanalmente sulla rivista culturale doppiozero.com fra aprile e lo scorso giugno.
Nei giorni successivi all’aggressione dell’Ucraina, Eugenio Alberti Schatz, autore e critico della fotografia che vive a Milano, scrive alla sua amica d’infanzia Anna Golubovskaja, fotografa, che vive a Odessa e ha deciso di non andare via dal Paese per restare accanto al padre anziano. Viste le sue immagini in rete, le chiede di raccontare il conflitto con uno sguardo d’artista, non da reporter, “auscultando” la città ed esplorando i suoi moti interiori. Anna esce tutti i giorni e fotografa la città, le strade, il mare, i soldati, le barricate, i caffè, i volti delle persone, e alla sera torna a casa e sviluppa le pellicole.

Ogni settimana Doppiozero pubblica una selezione di cinque fotografie, accompagnate da una doppia narrazione testuale: il commento intorno alle foto, alla storia e all’immaginario di Odessa di Alberti Schatz e il racconto della Golubovskaja sui contesti in cui sono state scattate le immagini. Ne emerge un’originale narrazione a tre voci che avvicina il pubblico a una città sospesa fra guerra e pace, fra paura e dignità, fra cultura e terrore, fra ironia e tragedia.

La mostra, che ha il patrocinio del Consolato Ucraino a Milano e di Regione Lombardia, costituisce un ulteriore tassello della collaborazione tra Fondazione Fiera Milano e Fondazione Progetto Arca.

Avviata lo scorso 30 marzo, ha visto a oggi l’invio di 22 tir con a bordo oltre 170 tonnellate di materiali (alimentari, prodotti per l’igiene personale, pannolini, stoviglie monouso, coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessità, oltre a giocattoli e pelouche) e la recente realizzazione di un video nel quale sei fra i più famosi comici milanesi (Giacomo Poretti, Raul Cremona, Elio, Pucci, Enrico Bertolino e Andrea Pisani) invitano a donare per il sostentamento di due mense per i rifugiati gestite dai volontari di Progetto Arca, attive rispettivamente ai confini dell’Ucraina con Polonia e Romania. Fondazione Fiera Milano, insieme al Gruppo Fiera Milano, ha messo a disposizione di questo appello risorse, relazioni e capacità logistica, in linea con la propria missione che include il sostegno ai territori e alle comunità.

Le opere in mostra sono state stampate a mano in copia unica a Kharkiv da Andrej Semenenko, nel mese di giugno. Il ricavato della loro vendita, realizzata a invito grazie a Cambi Casa d’Aste, sarà totalmente devoluto per sostenere le attività in Ucraina di Fondazione Progetto Arca. Infatti, in caso di aggiudicazione non vi saranno commissioni aggiuntive, l’offerta sarà devoluta direttamente alla Fondazione Progetto Arca e sarà deducibile in sede di dichiarazione dei redditi.
Inoltre, Fondazione Mediolanum, che affianca Progetto Arca già dal 2013, partecipa all’iniziativa raccogliendo donazioni e raddoppiando gli importi raccolti destinati alla causa.

Una selezione di cento fotografie suddivise cronologicamente verrà proiettata in formato digitale, accompagnate da una colonna sonora originale dell’artista Steve Piccolo. L’esposizione negli spazi di corso Magenta proseguirà sino al 31 luglio. L’asta è in programma per domani (14 luglio) su invito. Orari: martedì – domenica 10 – 20 (lunedì chiuso), ingresso gratuito. Info: mostre@stelline.it. Per le donazioni:  Beneficiario Fondazione Mediolanum Onlus Iban: IT68C0306234210000000417750 Causale: Il primo aiuto in Ucraina

 

Cenni biografici

Anna Golubovskaja . Fotografo e storico della fotografia. Ha esposto il suo lavoro al Museo d’arte e al Museo d’arte occidentale e orientale di Odessa e ai Rencontres Musicales Internationales de Graves, in Francia. Nel 1993 ha fondato e diretto fino al 2009 Liberty, una delle prime gallerie fotografiche private in Ucraina, curando molte delle mostre. Ha tenuto corsi di Storia dell’arte e della fotografia on-line e ha pubblicato diversi saggi sulla fotografia in Europa, nella città di Odessa del XIX secolo e nei Paesi post-sovietici. Dal 2017 al 2022 ha pubblicato il blog 365 photographers, che conta migliaia di follower. Recentemente ha lavorato sulla riscoperta dell’archivio di Vikentij Kugel, un fotografo attivo a Odessa nei primi del Novecento.

Eugenio Alberti Schatz
Autore, traduttore e critico, è figlio di due culture, quella italiana e quella russa. Accanto alla professione nel mondo della comunicazione e delle relazioni pubbliche, ha attraversato diverse aree della ricerca artistica e letteraria, dando vita a una micro industria culturale eterogenea. Ha pubblicato saggi, resoconti di viaggio e pamphlet ironici per Rizzoli, Salani, Skira, Einaudi, Blonk, 24 Ore Cultura, Corraini e altri. Si è occupato di organizzazione di eventi culturali e ha girato documentari su arte e scienza. Scrive poesie e porta avanti da tempo una ricerca artistica concettuale.

Steve Piccolo
Musicista, compositore, artista, curatore e docente, sulle scene internazionali a partire dalla metà degli Anni 70, Steve Piccolo nel corso della carriera si è occupato di musica, teatro, performance, installazioni sonore, video e colonne sonore di film. Ha esposto opere e/o prodotto performance in numerosissimi musei, gallerie e eventi internazionali.