Pietro C. Marani - da internetPietro C. Marani – da internet

I due maestri a confronto – Pietro Cesare Marani un grande esperto di arte moderna e uno tra i massimi studiosi di Leonardo sarà il relatore della prossima conferenza organizzata dal Fai presso il golf di Luvinate. Il 3 marzo si terrà un incontro che prosegue un cammino già iniziato lo scorso anno, che muove da Leonardo, passando per Bernardino Luini ed arriva ad altri due grandi protagonisti dell'arte lombarda del XV-XVI secolo: Donato Bramante (1444-1514) e Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino (1465-1530). Maestro ed allievo, un confronto e soprattutto la grande collaborazione tra i due sarà l'argomento della conferenza organizzata dal Fai. "Alla luce delle ultime scoperte sarà ripresa ed approfondita la figura di Bramantino" spiega Marani "a partire dalle prime opere che vedono la collaborazione tra i due, come ad esempio il ciclo degli Uomini d'arme conservati all'Accademia di Brera".

Un artista da riscoprire – Un percorso quindi che ricostruisce l'attività del milanese in rapporto al maestro urbinate e alla loro attività presso la corte di Ludovico il Moro che li vede impegnati dal 1480 in poi, periodo in cui i due artisti promuovono un rinnovamento dell'arte lombarda. "Partirò soprattutto dalle novità emerse sull'artista" continua il professore, "per novità intendo gli studi dedicati al Bramantino a partire da vent'anni a questa parte, come l'attribuzione del ciclo di affreschi nel Castello di Voghera, formulata alla fine degli anni '90, per arrivare al mio testo scritto nel 2005 relativo all'ultima Pietà di Bramantino conservata a Parigi". L'opera di cui parla il professore è la Pietà Artaria, magnifico dipinto conservato presso la galleria Sarti di Parigi attribuito al Bramantino proprio dopo il lavoro di restauro realizzato dallo stesso Marani. Una scoperta molto importante che arricchisce l'esile catalogo del maestro milanese. L'opera è stata sottoposta all'analisi di Marani dai due collezionisti che l'avevano acquistata ad un'asta newyorkese due anni prima, nel 2003. Questa coincidenza ha permesso allo studioso di restaurare il dipinto e al contempo di trovare delle affinità nella tecnica e nella prassi esecutiva che potevano ricondurre alla mano del Bramantino.

La copertina del libro di Marani "Bramantino. La Pietà artaria ritrovata"La copertina del libro di Marani
"Bramantino. La Pietà artaria ritrovata"

Grazie alle nuove tecnologie – L'accurato restauro cui è stata sottoposta la pala parigina ha fatto riscoprire le sfumature di colore originali e ha fatto riemergere il reticolo di linee incise nell' imprimatura in corrispondenza dei volumi architettonici, secondo un procedimento caratteristico del Bramantino, mentre il controllo del formato della tavola ha evidenziato l' utilizzo di un rapporto modulare anch'esso corrispondente alle consuetudini dell'artista. "Abbiamo rimosso le ridipinture e le vernici ossidate che appesantivano la superficie pittorica e che davano un aspetto opaco e impedivano la corretta lettura dei valori cromatici. Sono quindi apparse le velature tipiche delle opere di Bramantino" spiega Pietro Marani che sugli studi dell'opera ha successivamente realizzato una approfondita pubblicazione. Secondo Marani la Pietà Artaria fu eseguita tra il 1498 e il 1501, immediatamente prima della Crocifissione di Brera. "Durante l'incontro parlerò della prassi adottata dall'artista e dei suoi modi di rappresentazione, punti chiave per la ricostruzione della sua attività e l'arricchimento del suo profilo" ha sottolineato il professore.

Bramantino, Crocifissione, Pinacoteca di BreraBramantino, Crocifissione,
Pinacoteca di Brera

L'ospite d'eccezione – Condirettore del restauro del Cenacolo di Leonardo da Vinci dal 1986 al 1999. Dal 1999 docente nel Politecnico di Milano, dove ha insegnato Storia dell'arte moderna, Storia delle arti applicate, Museologia, Storia dell'arte contemporanea Pietro Marani ha scritto oltre ducento pubblicazioni, tradotte in otto lingue. Si è occupato prevalentemente di Storia dell'architettura, storia dell'arte moderna e restauro, pubblicando oltre venti monografie ( su Francesco di Giorgio Martini, Leonardo da Vinci, Ambrogio Bergognone, i leonardeschi, Bramantino ) e oltre duecento tra saggi e articoli vari apparsi su importanti riviste internazionali. Direttore della Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Milano (1983-1999) è stato anche Vice-Direttore della Pinacoteca di Brera.

Prossimo appuntamento – La conferenza di martedì 3 marzo sarà anche una sorta di introduzione per un altro incontro organizzato dalla delegazione varesina del Fai: una visita guidata alla scoperta delle opere di Bramante e Bernardino Luini realizzate a Milano. L'appuntamento è per sabato 21 marzo alle 9.30 e la visita includerà la tribuna di Santa Maria delle Grazie e alla chiesa di Santa Maria Presso San Satiro realizzate entrambe dal Bramante e agli affreschi in San Maurizio realizzati dal Luini.

Martedì 3 marzo ore 20
"Dopo Leonardo…il Bramantino"
Luvinate, Golf Club Varese
cena e conferenza, relatore prof. Pietro C. Marani
Contributo per la partecipazione: aderenti Fai Euro 40,00 – Non aderenti Euro 45,00
Prenotazione con acconto di euro 20 presso i punti Fai o Villa Panza entrio il 28 febbraio

Sabato 21 marzo – ore 9.30
"Bramante e Bernardino Luini a Milano"
Milano – Piazza Santa Maria delle Grazie, 2
Visita guidata della Tribuna di S. Maria delle Grazie, della Chiesa di S. Satiro e gli affreschi in San Maurizio.
È richiesta la prenotazione presso i punti FAI entro 18 marzo – tel. 339 8354112.