Lo spazio, realizzato dall’Associazione Orticola di Lombardia su disegno dell’architetto Marco Bay – l’ideatore della palme in Piazza Duomo, per intenderci – è visibile sul retro del Palazzo, nel secondo cortile affacciato su Via Francesco Pecorari.
 Il giardino di Palazzo Reale si distingue per due motivi:

– da un lato sembra essere una scomposizione sulla base del giardino simmetrico all’italiana che una volta era presente nel cortile principale di Palazzo Reale, e si presenta come un luogo pubblico definitivo, attrezzato con panchine e illuminato.- Gli appassionati di botanica potranno ammirare i platani orientali, coltivati a ombrello e ospitati in grandi vasche, e un sottobosco con rose cinesi mutabilis (chiamate così perché cambiano colore nel corso dell’anno), mirto, anemoni, begonie, ellebori.

L’architetto Bay spiega che si tratta di un classico giardino all’italiana, con una serie platani ad ombrello che formano un porticato. E ad aggiungere: “I vasi che contengono le piante sono nel classico colore verde Milano, come quello che hanno fontanelle e panchine in tutta la città”.

I visitatori del giardino capiscono subito quale sia il grande pregio dello spazio creato da Bay: sia di giorno che di sera invita alla sosta, alla meditazione e al silenzio.

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Eleonora Manzo