Finita la guerra, a Breno la vita riprende la sua normalità sino a quando viene consumato un terribile delitto. La responsabilità è attribuita a Gilberto Lunardon, un giovane veneto scappato dalla sua terra non si sa per quali ragioni e da poco giunto in paese.

Ai personaggi del precedente romanzo di Ernesto Masina, "L'Orto Fascista", se ne aggiungono di nuovi che si inseriscono con i loro pregi e difetti nella piccola comunità della Valcamonica.
Anche in questo romanzo la trama è avvincente e il finale imprevisto.


L'AUTORE
Ernesto Masina è nato in Africa da un padre fiorentino e una madre bresciana. Girovaga parecchio da piccolo, seguendo gli spostamenti, lui e i suoi fratelli (tra cui il giornalista Rai Ettore Masina), del padre ufficiale della Benemerita. Una serie di percorsi che, a cavallo della guerra, lo portano a Breno in Val Camonica.

Dopo una vita nel ruolo di responsabile commerciale di un'azienda chimica, Ernesto Masina ha scoperto l'arte. Prima l'esperienza di "Varese Corsi", con l'interesse per il lavoro con la creta. Poi un bel periodo di tele dipinte a tempera, colori vivaci, paesaggi come soggetto prevalente. 

"Ero un lettore da sessanta libri letti ogni anno" racconta davanti alla moglie -. Ad un certo punto mi sono detto: perchè non scrivere io stesso ciò che vorrei leggere?" Ed ecco che nasce il suo primo romanzo, "L'Orto fascista".

sabato 31 maggio – ore 16.30
Salone Estense – via Sacco – Varese