Il nuovo volumeIl nuovo volume

Una storia dai molteplici risvolti – In corsa per la nomina a Patrimonio dell’Umanità, l’antica chiesa di San Giovanni Evangelista a Castelseprio, cela una storia secolare che si arricchisce di nuovi risvolti grazie alla ricerca di due noti storici locali, Alessandro Deiana e Diego Dalla Gasperina, autori di un’inedita pubblicazione che illustra le vicende di uomini e luoghi dal declino di una pieve antica ed importante come quella del Seprio al passaggio del centro religioso da Castelseprio a Carnago.

1285-1582 – Il volume “Il Capitolo di San Giovanni da Castelseprio a Carnago 1285-1582” riprende e amplia le relazioni presentate dai due ricercatori nel 2007 nel corso della giornata di studi, “Castelseprio: gli ultimi atti di una potenza”, organizzata dalla Biblioteca comunale “Don Milani”. Sottolinea infatti Diego Dalla Gasperina: “in questo libro siamo riusciti a indagare e a puntualizzare questioni che nel convegno avevamo toccato solo marginalmente”. E dalle parole dello stesso storico apprendiamo inoltre che nei due capitoli del libro sostanzialmente vengono analizzati due periodi: quello che va dal 1285 al 1552, ossia la fase di decadenza della pieve sepriese, iniziata con la caduta del castrum provocata dall’esercito di Ottone Visconti e terminata con la visita pastorale di Carlo Borromeo; e quello analizzato da  Dalla Gasperina, in cui si verifica la definitiva transizione del potere religioso da Castelseprio a Carnago

News nelle carte d’archivio – Grazie all’accurato lavoro di ricerca svolto dai due storici nell’Archivio di Stato di Milano, in quello Prepositurale di Varese, nell’Archivio Plebano di Carnago e nel Diocesano di Milano sono emersi documenti che si sono rivelati preziosissimi. Le purtroppo poche carte documentali trovate da Deiana hanno messo in luce che, nel lungo periodo di degrado ambientale e sociale, nell’antica pieve si succedettero dodici-tredici prevosti -contro i cinque evidenziati in ricerche precedenti- che, oltre ad essere titolari di ingenti ricchezze, tra Quattro e Cinquecento furono forniti al Capitolo di San Giovanni per lo più dalla potente famiglia Bossi di Azzate. Dai documenti indagati da Dalla Gasperina emergono invece altre informazioni, come la miracolosa capacità del cardinal Borromeo di essere particolarmente presente nella sua diocesi e la sua risolutezza nel risolvere anche le questioni più delicate; il trafugamento degli atti notarili dell’antica pieve sepriese operato da Federico Borromeo che con essi assicurò alla neonata Biblioteca Ambrosiana un cospicuo fondo e notevole potenza; piuttosto che il dibattimento sul trasferimento del centro religioso nel Cinquecento che tra le candidate contava Carnago e Tradate; e tanto altro ancora in questo volume che aggiunge un importante tassello alla storia del Varesotto.

La presentazione del volume avverrà in presenza delle autorità del Comune di Castelseprio e con il concorso di Giuseppe Armocida, Presidente della Società Storica Varesina e docente di storia della medicina presso l’Università dell’Insubria di Varese, nonché di Claudia Storti, direttore scientifico del Centro per le Storie Locali e docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno dell’Università degli Studi di Milano, che ha curato le note introduttive della monografia.

Presentazione del libro "Il Capitolo di San Giovanni da Castelseprio a Carnago 1285-1582"
Sala Consiliare del Comune di Castelseprio
Sabato 28 marzo 2009, ore 15:30