L'opera di Mario ChiodettiL'opera di Mario Chiodetti

Non solo Tavernari. Ma anche Federico Gariboldi, Adriano Bozzolo, Piero Cicoli, Mario Chiodetti. Al Castello di Masnago è l'ora di mettere in mostra le ultime acquisizioni e le donazioni arrivate tramite liberalità di privati nel corso degli ultimi mesi.

Le opere verranno esposte in una sala all'inizio del percorso espositivo per poi probabilemente essere ridistribuite nel percorso epsositivo in base a criteri cronologici.

Le acquisizioni innanzitutto. Il comune ha messo mano alla borsa nello scorso autunno, quando a Villa Mirabello era allestita la mostra Vareseincomune, organizzata con il patrocinio di Palazzo Estense, dall'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese.

L'opera di Angelo FrattiniL'opera di Angelo Frattini

Un progetto nato per accoppiare le immagini di 10 fotografi con le opere di ciascun artista associato; opere vendibili a coppia, la foto e il lavoro artistico con lei dialogante. Il direttore Alberto Pedroli ha scelto di acquistare per le collezioni civiche la fotografia di Mario Chiodetti, una prospettiva zenitale di una scalinata, e l'opera abbinata di Piero Cicoli.

Antonio Minazzi e la consorte Elisa sono invece raffigurati nelle due opere donate dalla figlia della coppia, Annunziata Ronchi Minazzi. La prima è firmata dal più celebre Federico Gariboldi, la seconda dal meno noto pittore milanese Umberto Brambilla.

Venne invece commissionato ad Angelo Frattini dai figli del commendatore Nino Ambrosetti il busto raffigurante il padre, deceduto pochi anni prima in un incidente automobilistico, esempio tipico della ritrattistica bronzea del fondatore del Liceo Artistico varesino. L'opera è del 1954 ed è stata donata da Carlo e Nina Ambrosetti.

Una veduta della salaUna veduta della sala

C'è anche il ritratto del patriota Cesare Paravicini, tra gli ultimi arrivi. Opera anonima, che potrebbe in realtà celare il fratello di Cesare, Ercole. Nessun dubbio, in ogni caso, sul carattere patriottico anche del consanguineo. E' un'opera non in buonissima salute, visibilmente danneggiata. Nella scheda di presentazione vien detto che i due ben visibili squarci sulla tela nella parte superiore sinistrapotrebbero addirittura risalire alla lama di una piuttosta nervosa sciabola austriaca…

Bozzolo, infine. Il vecchio scultore di Marchirolo, finora non presente nel patrimonio permanente del Museo, e la cui antologica è ancora visitabile in altri sale del Castello di Masnago, ha deciso di ripagare la disponibilità dell'amministrazione donando una propria opera: si tratta di un gesso, una Maternità del 1965.

Il taglio della polenta, I. SalviniIl taglio della polenta, I. Salvini

Tra queste spicca, tuttavia, il Salvini della discordia, quel Taglio della polenta, donato da Elisa Bregonzio in occasione dell'antologica allestita l'anno scorso nelle sale del Castello è oggetto nelle settimane successive alla chiusura di alcune polemiche in merito alla sua collocazione. L'opera, un olio su tela, del 1923, tema caro all'artista di Cocquio, era stata parcheggiata nei depositi del Museo in attesa di altre decisioni. La Settimana della Cultura e la volontà di presentare i nuovi arrivi le hanno permesso questa "ora d'aria". Chissà se temporanea o definitiva.

Opere quete, in ogni caso, che vanno ad aumentare il tasso di varesinità delle collezioni, senza forse accrescerne il peso specifico. Un segno positivo, tuttavia, a conferma di un qualche potere attrattivo che il vecchio civico museo, dispensatore e custode di lari patrii, ancora mantiene.