Un'opera del MuseoUn'opera del Museo

Comunicazione giovanile – Il Museo Gianetti ringiovanisce. Come? Con uno degli strumenti più famosi e diffusi al mondo: Facebook. Abbiamo chiesto alla conservatrice Mara De Fanti i motivi di questa scelta: "La decisione, scattata diverso tempo fa, nasce dall'esigenza di cambiare la gestione museale, aprendo la nostra realtà ai giovani. La comunicazione non può più rimanere legata solo al sito e all'uso degli inviti cartacei, per raggiungere il pubblico, soprattutto quello dai 18 ai 35 anni, è necessario utilizzare uno canale di comunicazione vicino ai giovami, appunto facebook".

Il profilo del museo –
Il museo parla della sua storia e dei suoi progetti presenti e futuri grazie a Mara e all'artista Fabio Cannizzaro. Sarà stata la loro azione, gestori del profilo, che hanno agito nel mondo dell'arte con molta destrezza, sarà che l'intenzione di inserire il museo nel social network era stata preannunciata,  sta di fatto, comunque, che in poche settimane il Museo Gianetti ha già più di 240 amici tra reali e virtuali. Tra questi molti artisti, riviste d'arte, critici, giornalisti, appassionati di ceramica e musei. Ma il vantaggio è che la visibilità del museo aumenta ovviamente presso un target di persone poco abituate a girare per musei o poco vicine all'arte.

Scambio di idee – Il confronto, il dialogo, la condivisione,

Un'opera della collezioneUn'opera della collezione

la velocità della comunicazione di profili, eventi, progetti, ma anche il desiderio di mettere il naso in realtà sconosciute sono linfa vitale di facebook. La sfida di attirare anche solo i curiosi e gli amanti della ceramica in parte è già stata vinta dai due gestori del profilo "Museo Gianetti", la conservatrice infatti dichiara: "mettendo l'immagine di un pezzo ceramico a forma di testa di cinghiale abbiamo suscitato curiosità, tanto che ora con qualcuno c'è uno scambio di idee e di immagini sulle forme curiose della ceramica. La ricerca adesso verte sulla segnalazione dei pezzi trompe-l'oeil. La sfida, comunque, è quella di creare un gruppo solido che collabori strettamente con il museo, oltre al fatto che bandiremo un concorso d'arte rivolto ai giovani artisti, non legato al mondo della ceramica".

L'augurio è che le iniziative lanciate da questo come da altri musei presenti in facebook si trasformino da realtà virtuali a dimensioni concrete e reali. Così che il social network possa essere veramente uno strumento efficace e non un fine di comunicazione.