Galleria d'arte Moderna di MilanoGalleria d'arte Moderna di Milano

Quante volte, trascinati da parenti o amici appassionati d'arte, siamo passati di fronte a quadri e sculture con aria annoiata? Disattenzione che i disabili visivi non gradirebbero desiderosi di poter godere di cotanta bellezza. Proprio a loro è dedicata la lunga battaglia volta ad abbattere le barriere architettoniche e sensoriali-percettive che ancora oggi impediscono di fruire delle ricchezze del nostro Belpaese. Nonostante la grande sensibilità a questo tema, infatti, moltissimi sono gli spazi museali che non dispongono di descrizioni in braille o parlate delle opere, di pannelli, mappe o cartine in rilievo. Per non parlare dei percorsi audio guidati e delle visite con personale specializzato, nella maggior parte dei casi lacunosi o del tutto inesistenti. Se si aggiunge poi il divieto di "toccare" le opere, che impedisce al visitatore diversamente abile di arricchire il proprio bagaglio cognitivo ed estetico, il quadro italiano risulta piuttosto lacunoso.

Per tale motivo, nonostante la reattiva attenzione del Ministero dei Beni Culturali, l'UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ha recentemente formulato il Progetto Turismo culturale per disabili visivi indirizzato ad "unire le finalità di svago e socializzazione, proprie delle iniziative a carattere turistico, con l'arricchimento

Museo del tessile, Busto ArsizioMuseo del tessile, Busto Arsizio

culturale e spirituale, derivante dalla fruizione diretta delle opere d'arte e dei luoghi culturali". Tra i musei lombardi che hanno già recepito le metodologie e le innovazioni tecnologiche atte a facilitare la fruizione da parte dei non vedenti dei beni culturali ricordiamo il Museo del tessile di Busto Arsizio che oltre a visite guidate, audioguide, indicazioni in braille e modellini tattili di alcune delle macchine, ha predisposto un percorso con banda tattile al pavimento per guidare il disabile dalla sala della Filatura alla sala delle Esperienze, dove è possibile sperimentare, impiegando più canali sensoriali, i processi tessili conosciuti durante la visita al museo. La Pinacoteca Civica di Como ha recentemente inaugurato un percorso tattile"Un Medioevo tutto da toccare" – che, coadiuvato dalla descrizione verbale, parte dalle prime sale a vocazione didattica (il mestiere del lapicida e i suoi strumenti) per chiudersi con la fruizione del Portale della Chiesa di Santa Margherita, monumento ricco di suggestioni simboliche e metaforiche.

Il Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona ha allestito un percorso con nove postazioni consequenziali attraverso le quali si possono esplorare le fasi di realizzazione e assemblaggio di un violino. Inoltre sono a disposizione del visitatore piantine tattili, didascalie in braille,

Pinacoteca Civica di ComoPinacoteca Civica di Como

catalogo con caratteri ingranditi per ipovedenti, catalogo in braille e due diversi supporti audio in cd e in cassetta. A Mantova Palazzo San Sebastiano offre la possibilità di manipolare due riproduzioni in gesso di un affresco e di un dipinto, attraverso un percorso corredato da una miniguida in braille delle opere esposte e da audioguide per non vedenti, mentre Palazzo Te ospita dieci bassorilievi prospettici corredati da schede descrittive tattili e da un'audioguida che comprende l'accompagnamento verbale all'esperienza tattile sui bassorilievi, approfondimenti sulle sale selezionate, indagini logistiche e temporali, per una percezione aptica e una visione cognitiva delle scene affrescate. Villa romana di Desenzano sul Garda ha predisposto all'ingresso dell'area archeologica della villa una mappa tattile con pannelli a contrasto cromatico per la percezione agli ipovedenti.

Nel capoluogo meneghino solo il Museo del Duomo e il Museo di Storia Naturale offrono visite specializzate per disabili visivi, mentre la Galleria d'Arte Moderna, che già dispone di una guida tattile, sta attuando un percorso con modellini in scala e l'ausilio di guanti speciali che permettono di toccare alcune opere della collezione. Ci auguriamo che anche gli altri musei del territorio si sensibilizzano a questa problematica per cercare di esaltare "la capacità di socializzazione e di ampliamento della sfera culturale" dei non vedenti.