Una delle opere esposte in Sala VerattiUna delle opere esposte in Sala Veratti

Una selezione domestica – Quasi trenta opere per tracciare un profilo del pittore Giuseppe Montanari, un profilo che, come confessa Silvano Colombo – curatore della rassegna insieme con Daniele Cassinelli – vuole essere più intimo e domestico che ufficiale. "Nel trentacinquesimo anniversario dalla sua scomparsa, Varese ricorda il pittore che, nativo di Osimo, quì visse fino alla morte, avvenuta nel 1976", spiega ancora Colombo. "Nel piccolo spazio di Sala Veratti sono letteralmente condensati 60 anni di esperienza pittorica, soprattutto attraverso opere di piccole dimensioni e per lo più inedite. È questo il caso del Ritratto bronzeo del papà o della tela con Gesù guarisce un cieco a Betsaida. Due pezzi che ci permettono di scoprire l'ampia conoscenza delle tecniche padroneggiate dall'autore".

Il percorso per le vie della città – L'omaggio prosegue in un sentiero guidato alla scoperta – o ri-scoperta – delle grandi opere ad affresco realizzate per edifici pubblici tra la fine degli anni Trenta e il decennio successivo. "Un percorso che si snoda – specifica Daniele Cassinelli – dal salone per le assemblee della Casa del Mutilato di Varese (oggi Sala Montanari) alla Camera di Commercio, dalla Questura – già Palazzo Littorio – all'Ospedale civico di Varese". Una produzione che certamente rientra nel filone pubblico e celebrativo del regime allora vigente oltre che della "religione della Patria" e dell'omaggio reso ai caduti di guerra.

Un piccolo catalogo per una piccola mostra – Una mostra dunque che va idealmente completata con gli altri lavori realizzati dal Montanari nel suo lungo e stratificato iter; una mostra che, se da un lato ha certamente il merito indiscusso di portare alla ribalta opere poco conosciute (davvero imperdibili sono il grande Sacrificio a carboncino e il sintetico e commovente Gesù guarisce un cieco a Betsaida, condotto con mano tremante eppure salda) dall'altro, restringe il vasto range di realizzazioni, committenze, influssi e confronti artistici di e con Montanari. Peccato anche per la piccola pubblicazione (quasi un libro d'ore?) che accompagna la piccola rassegna: ottimi ed interessanti spunti ma sviluppati, forse, in modo troppo sintetico.

Giuseppe Montanari – Varese ricorda il suo pittore a 35 anni dalla scomparsa
Dal 21 maggio al 18 settembre 2011
Varese, Sala Veratti
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30
lunedì chiuso
Per info.: Musei Civici Varese, tel. 0332/820409; IAT, tel. 0332/281913, 286056
Mostra e catalogo a cura di Silvano Colombo e Daniele Cassinelli