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Paesaggi e colori – Camillo Fazio, in arte Milo, può essere considerato a tutti gli effetti pittore lombardo. Nato in Calabria nel 1946 l'anno successivo si trasferisce con la famiglia a Somma Lombardo, dove frequenta negli anni sessanta la Scuola d'Arte. Le sue opere in mostra al Colombo Caffè, su indicazione come sempre dell'arch. Torresan, riempiono di colore il locale, portando una ventata di aria fresca da terre lontane e da emozioni vicine. Da sempre, infatti, Milo rivolge la sua passione per la pittura al tema del paesaggio che aggiorna continuamente di nuove visoni e suggestioni attraverso i suoi numerosi viaggi, in particolare in America del Sud e in Africa. Non manca però, accanto a questa vena più esotica, anche qualche angolo della natura più prossima, come nel caso della campagna lombarda coi suoi cascinali abbandonati oppure nelle altrettanto numerose vedute del Ticino.

Reale e irreale – Sia che si tratti di memorie di un viaggio lontano, sia che l'artista decida di accostarsi a soggetti più quotidiani, come composizioni di fiori o scene di genere, ciò che accomuna tutte le sue opere è l'impressione che queste immagini provengano da qualche angolo della memoria da cui l'artista le ha magicamente evocate. I volti espressivi delle donne e dei bambini africani così come le composizioni di fiori sono sradicate da un contesto preciso che le collochi nello spazio e nel tempo e risultano così come immagini sospese che emergono dal flusso della memoria, come recita anche il titolo di una sua opera: "tra sogno e realtà", appunto.

Tra sogno e realtà . Natura violentataTra sogno e realtà . Natura violentata

Arte e sentimento – Anche nei luoghi che l'artista visita, fisicamente e poi con il ricordo, abbandona la resa naturalistica per filtrare il dato reale attraverso le corde dell'emozione, dando vita ad una orchestrazione cromatica sgargiante che le colloca in una quasi dimensione onirica, come emerge soprattutto nel soggetto delle maschere veneziane. Fazio dichiara: "nella mia pittura vorrei filtrare l'ambiente naturale che mi circonda, visto attraverso gli occhi del mio desiderio, non come è in realtà, ma come vorrei che fosse". E Torresan conferma: "non è solo 'descrittiva' la sua visione del mondo e della vita; è invece interpretata con l'entusiasmo e la curiosità di un bambino".
Milo Fazio attraverso le sue opere narra una storia, o meglio una favola, fatta di luoghi e persone incontrate sul cammino, di paesaggi reali e immaginati, di emozioni vissute. Una mostra che si pone come diario intimo dell'artista e che porta all'interno del bar bustese una vivace "profusione di colore" in queste grigie giornate d'inverno.

Milo Fazio
Personale di pittura

16 dicembre 2008 – 18 gennaio 2009
Colombo Caffè
Via Milano 2, Busto Arsizio (VA)