ricostruzione della basilica di S.TeclaRicostruzione della basilica di S.Tecla

Artevarese ha già avuto modo di visitare la mostra di Palazzo Reale a Milano, dedicata al famoso editto di Milano del 313 d.C., che mutò le sorti religiose dell'Occidente. Come fosse Milano in quegli anni lo raccontano le fonti archeologiche e letterarie, come le poesie di Ausonio o le lettere di S.Ambrogio.

Milano era la capitale dell'Impero, con un palazzo imperiale, un teatro ed un anfiteatro, strade porticate, terme pubbliche. Mancano all'appello edifici religiosi. Non si hanno infatti resti di edifici templari, che sicuramente trovavano posto in città. Così lascerebbe supporre una testa colossale di Giove dalla zona del Castello Sforzesco.

Che cambiamenti portò il cristianesimo alla città?
Ci furono modifiche a livello urbanistico e architettonico. I templi pagani cominciarono ad essere dismessi, i sepolcreti pagani furono via via abbandonati a favore di necropoli cristiane; sorsero le prime chiese paleocristiane.
In particolare fu fondamentale la figura di S.Ambrogio, vescovo della città, uomo religioso, ma prima ancora uomo politico, chiamato ad agire in un momento complesso per la città, divisa fra cristiani e ariani.
Grazie alle sue capacità diplomatiche e allo stretto rapporto con l'imperatore riuscì a gestire la situazione, e si giunse così all'editto di Tessalonica del 380 d.C., che

pianta della situazione precedente all’attuale DuomoPianta della situazione precedente
all'attuale Duomo

proclamava il cristianesimo religione di stato.

Si andò così definendo un "incontro-scontro" di poteri, Chiesa e Impero. Un rapporto difficile, che si trasferisce anche nella struttura della città. Infatti agli edifici del potere imperiale si affiancarono ben presto edifici di culto cristiani.

Il cuore religioso di Milano coincideva con l'attuale zona del Duomo, dove soprattutto gli scavi archeologici hanno messo in evidenza il nucleo più antico. Sotto l'attuale sagrato del Duomo si trovava la basilica di S.Tecla, probabilmente la nuova chiesa voluta da Ambrogio, con il suo battistero S.Giovanni alle Fonti. L'area oggi visitabile presenta molti elementi interessanti, come lacerti di pitture medievali, la vasca battesimale con la canalina di adduzione delle acque, sepolture ancora a vista.

Sotto l'attuale Duomo l'unica testimonianza certa è data dalla presenza dei resti del battistero di S. Stefano, ma la costruzione della chiesa moderna impedisce indagini archeologiche in estensione. Le fonti parlano di altre due chiese la "minore" e la "antica", probabilmente due aule accostate, su modello delle chiese altoadriatiche.
A questo polo religioso centrale, si affiancavano altre basiliche disposte nei quattro punti cardinali della città, a cui Artevarese dedicherà le prossime puntate.