Maurizio MorandiMaurizio Morandi

Maurizio, che direzione ha preso oggi la sua ricerca. Continua sulla medesima linea o ci sono novità?
"Non ci sono sostanziali novità per quanto riguarda la mia ricerca artistica. O meglio, ci sono ma riguardano un filone molto personale, lavori che – almeno per ora – non sono destinati all'esposizione. Si tratta di opere molto colorate, liberamente ispirate alle carte geografiche e che sono realizzate in legno".

Quali soggetti predilige e perchè?
"Continuo a prediligere soggetti tratti da immagini soprattutto degli anni '50 e '60 del '900, prevalentemente in bianco e nero (ma non solo), a volte con sfondi colorati monocromi. Il motivo per cui amo riprodurre questi soggetti è lo stesso che, da sempre, muove dal più profondo non solo la pittura, ma anche le altre arti visive, come il cinema e la fotografia: esorcizzare lo scorrere del tempo imprigionando alcuni momenti degni del nostro ricordo nello spazio di una tela o di una pellicola".

Un'opera di MorandiUn'opera di Morandi

C'è un maestro di riferimento o una corrente alla quale guarda?
"Guardo da sempre, come punti fermi di riferimento, alla pop art e alla nuova figurazione, oltre che alle suggestioni di derivazione cinematografica e, in senso lato, visiva. In questo periodo sono molto attratto dall'opera di Gerhard Richter, un maestro del '900 dall'eclettismo sorprendente, capace di spaziare su un fronte vastissimo, che va dai soggetti tratti da scatti fotografici ad altri che si rifanno alla grande arte europea del passato. Tra i pittori più recenti ho un debole per il freschissimo e coloratissimo Julian Hopie.

Ha mai pensato di spostarti dalla figurazione all'astrazione?
"Come tutti i pittori figurativi sono ovviamente affascinato, per contrasto, dall'astrattismo. Ma sinceramente, non credo, oggi come oggi, di essere in grado di cimentarmi in questo campo. Continuo a pensare che, nonostante le apparenze, sia molto più difficile fare della buona arte astratta che della buona arte figurativa".

Ampliando il discorso, qual è il suo parere sull'arte contemporanea oggi? Ci sono artisti che reputa particolarmente validi?
"L'arte contemporanea mi sembra attraversata, come è sempre successo, da fermenti postivi e da ricerche dettate da un sincero desiderio di superare schemi già codificati. Il limite che vedo è il dominio incontrastato di un mercantilismo che spinge a quotazioni assurde opere che non lo meritano. Vedo molti giovani artisti meritevoli di stima e di attenzione, sia in Italia che all'estero, ma al di fuori dei soliti nomi citatissimi".

Un'altra opera dell'artistaUn'altra opera dell'artista

Ha qualche progetto espositivo in programma?
"Ho in programma un'esposizione ad una collettiva alla Galleria Zlatého Kohouta di Praga, nel mese di maggio, in collaborazione con la On The Road Art Gallery di Gallarate".

Entrando nel dettaglio della mostra ora in corso a Genova, che opere ha presentato e come è stato coinvolto in questa esposizione?
"Sto esponendo a Genova, nell'ambito della rassegna 'Saturissima', che celebra i sedici anni dell'associazione culturale. Sono stato invitato a presentare, insieme ad altri artisti, delle opere di ridotte dimensioni (24×24) a tema libero. Nel mio caso ho presentato tre dipinti: la rielaborazione di un'immagine che ritrae il presidente Kennedy in compagnia del fratello Bob e di Lyndon Johnson alla convention del 1960, un gruppo di operai in tuta blu e due automobili in corsa in un paesaggio nebbioso, sotto la pioggia. A questa iniziativa si affianca una mostra collettiva (sempre ad inviti) dove espongo un dipinto di grandi dimensioni dal titolo 'Santa Barbara1959', ispirato ad una competizione automobilistica svoltasi per l'appunto in quell'anno a Santa Barbara, in California".

Saturissima
dal 20 febbraio al 27 marzo 2010
SATURA – PALAZZO STELLA
Piazza Stella 5/1 (16123) Genova
+39 0102468284 , +39 0106046652
info@satura.it
www.saturarte.it