L'artistaL'artista

Tra sabbia e acqua – E ' una vera esplorazione della materia quella dei nuovi lavori di Anneliese Gripp, che abbiamo visto in mostra ad Angera, allo Studio d'arte Liberty di Eva Hodinovà. Una ricerca sul modo di bloccare sulla superficie della tela, attraverso la sabbia, immagini di increspature dell'acqua, visioni di luce che trasmettono un movimento immobile. Sono fotografie di una natura centellinata e divisa nei suoi elementi essenziali di luce e liquidità. Zoomata fino al minimo particolare riconoscibile e bloccata attraverso un altro elemento naturale, la sabbia, rintracciata sui greti dei fiumi e sulle rive del mare.

Dal fiume alla tavola – Luoghi d'elezione sono i fiumi, e di felicità, per la pittrice di origine tedesca che cerca di dimostrare come la materia possa diventare elemento di pittura: non più solo la tempera o l'olio o l'acquerello, ma la semplice imposizione del gesto e del fissante a quel residuo di erosione che è la sabbia. Un materiale antico che porta in sé l'intera catena del tempo: dalla formazione della roccia alla sua disgregazione. Nei

Un'opera espostaUn'opera esposta

quadri l'unione è perfetta: l'acqua, portatrice di vita, e la sabbia simbolo della fine della vita, ricongiunti idealmente in attesa che scocchi dalla loro unione la scintilla del vivente.

Dietro alla ruota – Simbolo centrale è la ruota, vita che gira e ritorna, distorta e reinterpretata dalla rifrazione della luce sotto la superficie liquida. Un punto di vista che parte dalla domanda su quello che l'occhio umano è capace di vedere e che la lingua è capace di dire: arriva a definire una linea pittorica che resta a cavallo del figurativo, sfuocandone i particolari per mettere in dubbio l'apparire della realtà. Un semplice velo, come l'acqua, riesce a distorcere la circolarità della ruota, una delle prime forme – uno dei primi strumenti – messi in campo dall'ingegno umano, agli albori della civiltà, per cominciare la conquista della natura. Natura che destruttura e cambia i connotati funzionali degli oggetti che, immersi in una palude – o in una piscina – si avviano a scomparire dall'orizzonte delle cose utilizzabili, entrando in quelle di cui si è parse la memoria. Condanna del tempo e della sapienza, dunque, per le cose frutto della civiltà, così pregne di significato per chi le comprende ma inutili e silenziose per chi non ne ha memoria.

Sabbia & Acqua – Opere di Anneliese Gripp
Studio d'Arte Liberty
Piazza Garibaldi, 12 – Angera
Fino al 18 luglio 2010
Tel/fax 0331 930500
Orari: dal martedì al sabato: 21.00 / 23.00
Domenica: 10.30 / 12.30 – 17.00 / 19.00
Tel/fax( 0039) 0331 930500