Foto di Shirana ShahbaziFoto di Shirana Shahbazi

Già direttore artistico della milanese Fondazione Nicola Trussardi, a trentatre anni, il bustocco Massimiliano Gioni è stato nominato curatore presso il New Museum of Contemporary Art of New York.

La notizia è stata anunciata pochi giorni fa, da Lisa Phillips, direttrice dell'istituzione newyorchese
, la sola dedicata interamente all'arte contemporanea. A partire dal primo di ottobre l'enfant prodige, amico e protetto di Maurizio Cattelan entra direttamente nel team del chief curator Richard Flood e del senior curator Laura Hoptman: il suo contributo sarà l'organizzazione di eventi espositivi in previsione dell'attività dell'autunno 2007.

Le motivazioni della nomina appaiono chiare nelle parole della direttrice, Lara Phillips, già al Whitney Museum di Los Angeles. "Gioni – ha dichiarato alla stampa – ha già dato prova sin qui di essere di uno dei migliori talenti in circolazione: una prospettiva curatoriale la sua e una esperienza che rafforzeranno la la missione del Museo per rappresentare la nuova arte e le nuove idee".

Una carriera, quella di Gioni, cresciuta all'ombra di due numi tutelari: Trussardi e Cattelan. Dopo la la laurea al Dams, nel 1997, fonda una delle prime riviste culturali italiane digitali, Trax.

New Museum of Contemporary ArtNew Museum of Contemporary Art

Tra il 2000 e il 2002 come tutti i giovani critici ben avviati è redattore per Flash Art magazine, collaborando anche per Art Press e Domus. A 29 anni viene chiamato da Beatrice Trussardi che ne fa il vertice della Fondazione Culturale dedicata al padre Nicola e che vede nel comitato scientifico guarda caso proprio il senior curator newyorchese Laura Hoptman. Nel 2003 il lanco definitivo come curatore del Padiglione Italiano della Biennale di Venezia, quella rumorosamente polemica di Francesco Bonami.

Ma è forse l'amicizia con Cattelan, il fenomeno massmediatico degli ultimi anni, a lanciare definitivamente Gioni, nel panorama internazionale. Con l'amico e mentore, il giovane curatore si occupa di Manifesta 5 a San Sebastian in Spagna, nel 2004, di Monumento al Presente, in occasione delle Olimpiadi di Atene (per gli italiani, presenti la Beecroft e Cattelan, ovviamente) e più di recente la Quarta Biennale di Berlino.