Milano"Se non fosse per i tagli che stanno colpendo tutti gli ambiti delle attività amministrative, quest'anno avremmo potuto ottenere quanto necessario per chiudere definitivamente i progetti di catalogazione del nostro patrimonio archeologico". Non è proprio un lamento quello di Maddalena Pizzo, del coordinamento sistema museali della Provincia di Varese, ma solo una constatazione.

Per il terzo anno consecutivo il suo progetto di inventariazione e catalogazione dei beni facenti capo al Simarc (Sistema museale archeologico provinciale) è risultato il 1° per qualità. Dei 12.000 euro richiesti, tuttavia, la giunta regionale e l'assessore alle Culture, Identità, e Autonomie della Lombardia Zanello hanno stanziato solo 8.000 a fronte di una spesa complessiva di circa mezzo miliardo di vecchie lire spalmate su tutta la regione in favore di 42 progetti che intendono rinnovare il proprio patrimonio attraverso sopratutto l'utilizzo dei mezzi informatici.

"Una riduzione – spiega ancora MaddalenaPizzo – che per quest'anno non ci consente probablmente di concludere la schedatura informatica del museo di Sesto Calende, uno dei due musei portanti, insieme a Varese, del sistema integrato". Poco male, in ogni caso: la Lombardia, da questo punto di vista è sempre piuttosto avanti in questo genere di sostegno pur con le difficoltà economiche affliggenti. Nè infatti si possono lamentare gli altri enti beneficiari che avevano fatto richiesta nei mesi scorsi al Pirellone per avere ulteriori supporti economici da destinarsi ai propri studi.

Il comune di Laveno Mombello corona un 2006 di felice attivismo sul fronte culturale, complice l'anniversario delle Ceramiche lavenesi, incassando 8.250 euro da destinarsi alla prosecuzione della catalogazione delle opere già esposte presso il Museo Internazionale del Design di Cerro. La cura di Renata Castelli, direttrice dal 2005, funziona, insomma, anche dal lato burocratico amministrativo.

Anche per Civica Galleria d'arte moderna, capofila dello Smac (Sistema museale arte contemporanea) in arrivo finanziamenti per 6.000 euro. Per il Museo diretto da Emma Zanella, sprovvisto di un catalogo cartaceo, ma recentemente dotatosi di un pregevole sito con una già ampia disponibilità di opere consultabili e schedate on line, la possibilità di proseguire l'opera di informatizzazione del proprio immenso patrimonio, peraltro già in parte testabile sul sito regionale.

Ai 70.000 euro arrivati dall Provincia di recente per "meriti culturali sul territorio", si aggiungono adesso ora i 5.000 della Regione. Destinario il Fai, specificamente Villa della Porta Bozzolo, per la prosecuzione della catalogazione delle opere custodite all'interno. "Si tratta – ci spiega la responsabile della conservazione del Fai Lucia Borromeo – di quei dipinti e di quegli arredi arrivati in blocco dopo la nostra acquisizione della villa. Mobili Ligi XV o Ligi XVI, dipinti di scuola italiana o francese, in parte già schedati e catalogati. Questa erogazione dovrebbe concludere l'ultimo lotto di campagna fotografica e schedatura e la realizzazione di una piccola guida".

Infine,  buon ultimo, il comune di Varese che però si deve accontentare di soli 3.000 per proseguire la catalogazione informatizzata del suo patrimonio, anche lui in attesa da troppo tempo di vedere un catalogo cartaceo ma anche solo di vedere un sito internet come si conviene. I soldi stanziati dalla regione per l'anno 2007 serviranno a inserire circa un trecento schede, relative ai fondi grafici presenti nel museo, donati alcuni anni fa da Cesare Peverelli, Vasco Bendini e gli stupendi disegni del Piccio acquisti nel 1996 dal Comune attingendoli dal Fondo Piero Chiara.