Gli anni d'oro della Callas – Un connubio straordinario, che si è espresso pienamente in una voce che in quegli anni è fiorita e maturata completamente, così come la bellezza degli allestimenti scenografici del teatro alla Scala, che negli stessi anni hanno donato alle opere interpretate dalla straordinaria Maria Callas una qualità scenografica e professionale altissima.
I suoi anni d'oro sono stati proprio quelli in cui la Divina calcò il palco del Teatro alla Scala, che la rese famosa e indimenticabile nelle opere come la Traviata o la Medea, per citarne solo alcune tra le tante. Intere platee subirono il suo fascino, che rimaneva tale, anche, quando umanamente sbagliava, perché lei era grande anche in questo.

Il segreto della sua vita – Si legge nel libro una frase significativa scritta da Maria Callas in una lettera inviata all'amico Umberto Tirelli: "Quanto poco la gente mi conosce e quanto poco, però, mi lascio conoscere – continua – chi penetra in me, nel mio mondo, trova tante belle cose. Niente tradimenti, tutte cose sentite, poche parole, ma sentimenti durevoli, non terra terra come nella vita, ahimè! Questo è il mio vero mondo e c'è tutto nel canto. Non è solo la voce, ma c'è l'anima in quello strumento". Riflessioni che lasciano il segno, che danno la dimensione interiore di un'artista a tutto tondo, nella vita e nel canto. In poche e semplici parole il segreto irripetibile dell'unicità di un talento straordinario quale è stato quello della Callas.

Aneddoti e curiosità – Il libro accompagna il lettore attraverso i rapporti umani e professionali che l'artista ha intrattenuto in quegli anni così fecondi, trasmette anche l'atmosfera che la circondava e come la stessa si modificasse intorno a lei. Bastava la sua presenza e tutto si trasformava e subiva il suo fascino: dai macchinisti, agli elettricisti, ai direttori d'orchestra. Molti l'ascoltavano oltre il termine del proprio lavoro perché assistere alle prove era come vederla alla prima di un'opera. Ci metteva l'anima, sempre. Non tutti, forse, sanno che lei era miope e quindi per molti anni cantò senza poter vedere il pubblico che l'applaudiva, finchè nel 1961 in occasione della messa in scena di Medea alla Scala, potè indossare delle nuove lenti a contatto che le permisero per la prima e ultima volta di guardare il suo pubblico, quello tanto caro del teatro milanese del Piermarini.

In corso – Prosegue fino al 22 febbraio la mostra dedicata alla Callas a Villa Truffini: un'occasione da non perdere per ampliare ulteriormente la conoscenza di un personaggio che ha fatto la storia del canto lirico. SEsposte numerose fotografie in bianco e nero, significative, e molto belle, come quelle che costituiscono il cospicuo apparato fotografico del libro "Maria Callas, gli anni della Scala", al quale è allegato un cd-rom con le più famose arie intonate dalla divina.

"Maria Callas, gli anni della Scala"
A cura di Vittoria Crespi Morbio e Giovanna Lomazzi
Edizioni Umberto Allemandi & Co
Euro 48,00
Per informazioni e prenotazioni mostra e libro:Ass.ne Culturale Flangini 02 9609556;
e-mail: info@giuseppeflangini.comOrario d'apertura mostra: sabato: 15-18 e domenica 10-12/15-18(apertura nei gioni feriali e visite guidate per scolaresche su prenotazione)