Museo ButtiMuseo Butti

Tra il museo e la villa – Il Museo Butti sarà una delle due sedi espositive che da sabato 17 maggio a lunedì 2 giugno, ospiterà la mostra 'I Longhi. Una famiglia di architetti tra Manierismo e Barocco'. Le foto, realizzate dall'allora conservatore museale Gottardo Ortelli, ebbero già il pregio di documentare una precedente rassegna espositiva su questi figli illustri della Valceresio nel 1980, "I Longhi una famiglia di architetti tra Manierismo e Barocco", tenutasi a Viggiù, nello stesso Museo Butti. Mostra poi approdata a Roma, all'Accademia Nazionale di S. Luca, nell'ottobre-novembre del medesimo anno.

In Villa Borromeo – Nelle sale dell'antica villa vi sono ripercorse le immagini dei lavori architettonici romani di Martino il Vecchio (1534-1591), il capostipite delle tre generazioni di architetti, tra i primi 'pendolari' viggiutesi che hanno contribuito alla grande stagione architettonica barocca romana, al fianco dei noti Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. Padre di Onorio, Martino il Vecchio, partito da Viggiù come scalpellino; viene poi nominato nel 1575 membro dell'Accademia di San Luca a Roma. Tra le opere architettoniche realizzate in città: S.Maria in Vallicella, Torre del Campidoglio, Palazzo Altemps, Palazzo Borghese, Villa Mondragone (a Monteporzio Catone), Chiesa della Consolazione, Cappella Cesi, Santa Maria in Trastevere.

Santa Maria in Vallicella, RomaSanta Maria in Vallicella, Roma

Di padre in figlio – Nelle sale del Museo Butti saranno esposte le fotografie che ripercorrono la produzione artchitettonica di Onorio Longhi (1569-1619) e del suo primogenito, Martino il Giovane (1602-1660). Il primo è già lontano da Viggiù nel 1601, quando le fonti storiche riportano il suo matrimonio con Caterina a Roma. Nella grande città diventa amico di noti artisti come Annibale Carracci e Caravaggio. Tra il 1606 e il 1611 è lontano da Roma a causa di problemi con la legge. In questi anni è attestata la sua presenza a Milano. Numerose le opere architettoniche romane a lui attribuite. Martino il Giovane invece, sulla scia del padre, scomparso quando il ragazzo non aveva ancora vent'anni, continuò la produzione architettonica nella grande Roma. Martino il Giovane come Onorio è anche dottore in legge e professore dell'Accademia di San Luca, nonché poeta. L'artista è testimoniato a Roma fino al 1659; muore a Viggiù il 15 dicembre 1660 e viene sepolto nella chiesa di S.Martino nella tomba dei suoi avi.

In arrivo una nuova pubblicazione – Si deve a Gianluigi Lerza, studioso attento alla storia e all'attività artistica dei Longhi di Viggiù, una prima ricognizione precisa del loro percorso. Lerza, docente all'Università 'La Sapienza' di Roma, vanta in passato diverse pubblicazioni su questi artisti. Nel 2002 Lerza ha presentato 'L'architettura di Martino Longhi il Vecchio'. Di prossima edizione è un volume dedicato invece ai più giovani Onorio e Martino il Giovane. Ma l'appuntamento più imminente è per sabato 24 maggio, quando si terrà nella sede viggiutese della SOMS, un convegno sulla figura di Martino Longhi il Vecchio (1534-1591), organizzato dal Comune e dall'Istituto Comprensivo di Viggiù.

'I Longhi. Una famiglia di architetti tra Manierismo e Barocco. Le opere. Fotografate da Gottardo Ortelli'
17 maggio-2 giugno 2008
Villa Borromeo, Martino il Vecchio
Museo Butti, Onorio e Martino il Giovane
Viggiù
www.comune.viggiu.va.it