'Natività ', Cripta Sacro Monte'Natività ', Cripta Sacro Monte

Ancora festa – Dopo le manifestazioni organizzate per festeggiare il Sacro Monte sopra Varese, nel suo 400° compleanno, è ancora l'arte a rendere omaggio a questo luogo di storia e sacralità. Sotto la guida della Fondazione Paolo VI, Laura Marazzi, Piero Lotti e Paolo Zanzi hanno ideato una mostra fotografica dedicata alla scena affrescata della 'Natività' all'interno del santuario mariano. Evento questo pensato in collegamento alla mostra "I titoli delle pietre devozione della storia", proposta al pubblico nei mesi da marzo a giugno di quest'anno, lungo il percorso di riscoperta e valorizzazione delle origini sacromontane.

L'affresco – "La 'Natività' è il momento più mistico e intimistico che riconduce all'incarnazione dell'uomo. La magia è il fattore principale. Magia del concepimento, della nascita – racconta Paolo Zanzi – della festa per l'eterna ripresa della vita". La scena pittorica della 'Natività' presa in esame decora la porzione di muro che sovrasta e affianca l'arco di accesso a quella zona denominata da sempre cripta. "In realtà è parte della precedente chiesa su cui sono stati eseguiti poi gli ampliamenti per l'attuale santuario mariano", prosegue Zanzi.

Scoperta per il pubblico – Questo piccolo ambiente chiamato cripta non è visitabile dal pubblico per via della scarsa agibilità. L'ambiente necessita di interventi di restauro e consolidamenti strutturali. "La Fondazione Paolo VI, promotrice della mostra, ha voluto sensibilizzare la gente attraverso questa manifestazione – spiega Zanzi – alla scoperta di un bene artistico poco conosciuto e che con l'aiuto dell'opinione pubblica in futuro potrà diventare patrimonio visitabile da tutti".

'Ntività e Adordazione dei Magi', tribuna Battistero Varese'Ntività e Adordazione dei Magi', tribuna Battistero Varese

Ricerche e studi. Grotta/capanna – L'ambientazione dell'episodio sacro è dettagliatamente studiato e reinterpretato nella mostra. "Abbiamo voluto dare risalto all'ambientazione storica in cui è avvenuto l'evento. Tradizionalmente è la capanna il luogo per eccellenza dove viene situata la scena sacra. Prendendo in esame come fonte storica i Vangeli Apocrifi, invece l'importanza viene data alla grotta e non alla capanna – sottolinea Zanzi – ma è anche vero che nei riferimenti per esempio francescani dove è presente la capanna, questa è collocata preferibilmente in un angolo, in fondo sotto un riparo, una grotta. Simbolicamente il ventre della terra che partorisce la vita". Nei Vangeli canonici l'evento della nascita di Gesù è narrata da Luca e Matteo; diventano quindi i cosiddetti Vageli dell'Infanzia le principali fonti da cui trarre simbologie e personaggi. Le levatrici, l'asino e il bue ne sono esempi.

Nella storia – La mostra sarà allestita nella grotta sotterranea presso la balconata del Sacro Monte. "Un forte richiamo all'evento della nascita, il momento cioè in cui il bambino dal buio scopre la bellezza della luce – spiega Paolo Zanzi – grazie alla scelta dell'allestimento. Un telo nero che si 'rompe' e scopre la sacralità e il fascino della grotta".

'Natività ', part., cripta'Natività ', part., cripta

Confronti iconografici – Merito della collaborazione tra Laura Marazzi, Piero Lotti e Paolo Zanzi, sono le ricerche iconografiche che mettono a confronto questa scena sacra con altre della nostra zona. Partendo dal cuore della città il richiamo è inevitabile con la 'Natività e Adorazione dei Magi' (primo quarto XIV sec.) del Maestro di Corzoneso, sulla tribuna e la 'Natività' (inizio XIV) sulla controfacciata nel Battistero varesino di San Giovanni. Ancora somiglianze e richiami alla miniatura su pergamena raffigurante la 'Natività', del XIV conservata presso il Museo Baroffio del Sacro Monte. Anche la 'Natività' in Santa Maria Foris Portas di Castelseprio, quella del 1270 ca. nel Battistero di Riva San Vitale in Svizzera e quella nella Chiesa di S.Abbondio a Como (1320 ca.), propongono spunti di confronto stilistico.

Dettagli e simboli – Per eseguire un accurato lavoro di ricostruzione fotografica è stato rispettato il valore di tutti gli elementi che compongono la scena. Dagli atteggiamenti della Vergine alla posizione e alle dimensioni dei personaggi presenti. "Nelle raffigurazioni delle Natività, l'atteggiamento della Vergine è sempre la chiave per capire quale aspetto dogmatico di volta in volta si sia sentito la necessità di sottolineare", si legge nel testo della mostra. Maria è qui rappresentata subito dopo il parto vicina alla levatrice che lava e accudisce il Bambino. "E' fortemente voluto in questa rappresentazione l'aspetto umano del Cristo – racconta Paolo Zanzi – lo si decifra dal momento del bagno e della copertura con le bende del Bambino. Un Dio che si è fatto Uomo. Non semplicemente un atto della vita quotidiana, ma è perfetta umanità del Cristo". Significativo è inoltre il fatto che Giuseppe sia rappresentato piccolissimo, di dimensioni tre volte inferiore a quelle della Vergine.

La mostra – L'esposizione sarà strutturata secondo pannelli illustrativi. Uno di questi esporrà la riproduzione in scala reale dell'affresco, accanto ad un pannello didattico iconografico. Uno sarà dedicato ad un ulteriore approfondimento storico del luogo che accoglie l'evento: la 'cripta' del Sacro Monte mariano di Varese e l'importanza che l'affresco della 'Natività' ricopre in questa collocazione. Saranno inoltre presenti due 'pozzi', in stretto collegamento alla scena del bagno al Bambino. Fondamentale il richiamo alla luce e all'acqua. Un lavoro particolare che ha portato alla luce una parte del patrimonio storico-artistico che rende ancora così misterioso il nostro Sacro Monte.

'Accade in un velo di luce'
'Dagli affreschi nella cripta del Santuario sopra il Monte: lo stupore della Natività
'
Dal 15 dicembre 2007 al 31 gennaio 2008
Ricostruzione fotografica
A cura della Fondazione Paolo VI
Di Laura Marazzi, Piero Lotti e Paolo Zanzi
Orari di apertura: tutti i giorni ore 8-12, 14-18