Il Silenzio.
La caratteristica che più spicca in quel piccolo borgo, splendidamente incastonato nel verde delle boscose pendici del monte Nudo, è un calmo, placido, tranquillo silenzio.

Addentrandosi nelle sue tortuose e ombrose stradine e serpeggiando lungo le sue ripide viuzze, che si fanno largo tra le pareti affrescate delle abitazioni, non si può fare a meno di respirare e di assaporare un rilassante senso di profonda quiete.

C'è qualcosa di magico ed evocativo racchiuso in quello scrigno dell'arte italiana, qualcosa che si percepisce nella purezza e nella limpidezza dell'aria, nella natura incontaminata dei suoi boschi, nell'accogliente e rustica comodità delle sue case; qualcosa che si avverte soprattutto nella straordinaria e abbagliante bellezza derivata dalla genuina semplicità di quel luogo.

E' qualcosa di poetico, tipico di quei paesini rurali che hanno il loro segreto e la loro storia speciale da raccontare, a patto però che si abbia il tempo e la pazienza di ascoltarli.

Perché Arcumeggia, oltre al suo incantevole fascino, possiede anche una storia unica e originale fatta d'Arte e di Cultura, costruita giorno dopo giorno dal lavoro e dal contributo generoso di numerose persone che l'hanno resa famosa e conosciuta non solamente a livello nazionale, ma perfino ad un livello di fama internazionale.

Infatti Arcumeggia è eccezionale non semplicemente per il fatto che è uno stupendo Paese Dipinto o, come viene anche definito, una "Galleria all'aperto dell'affresco", ma soprattutto perché può vantarsi di essere il primo in assoluto del suo genere, il predecessore di ogni altra iniziativa simile.

La sua storia cominciò nel 1956, quando l'ente per il turismo di Varese e le pro-loco locali decisero di rilanciare il turismo nei piccoli centri urbani di periferia proponendo come idea innovativa quella di trasformare un paese intero in una galleria d'arte all'aperto, collocando degli affreschi sulle pareti e sui muri esterni delle case stesse.

La singolare iniziativa riscosse un notevole successo, tanto che già nel 1957 venne costruita la "Casa del Pittore", ossia un edificio destinato appositamente ad ospitare i grandi maestri provenienti da lontano che venivano a decorare le strade del borgo, nella quale venivano inoltre tenuti dei veri e propri corsi per imparare a dipingere e per apprendere la tecnica dell'affresco.

Allo scopo di valorizzare questo gioiello d'arte italiana, durante il periodo estivo è stata allestita la mostra intitolata "Opere d'esordio – inediti dai corsi estivi d'affresco: 1964/1999" che raccoglie opere, tra gli altri, di Carlo Fayer, Pier Giorgio Ceresa, R. Benedetti, Bruno Regonesi, Stefano Regonesi, Sabine Cotten, Jean Francoise Jans, Amissao Lima, Rhoda Mac Callum, Angela Matranga.

Inaugurata il 2 agosto, questa iniziativa è stata pensata nell'ambito delle iniziative del Paese Dipinto di Arcumeggia nella stagione 2014, ed intende porre all'attenzione del grande pubblico una prima serie d'inediti, realizzati durante alcuni corsi estivi di tecnica dell'affresco. 
I partecipanti ai corsi, italiani e stranieri, giovani e meno giovani, non necessariamente artisti professionisti, svolgevano per un breve periodo attività di apprendistato della tecnica, entravano in contatto con la semplicità del fare, ma anche del vivere e tramandare un metodo espressivo illustre, calati in una comunità piccola ma fiera, orgogliosa della propria storia e dell'importanza dei tesori d'arte che custodiva.

I pannelli che ora si espongono sono solo una piccola parte dei molti che furono realizzati durante i corsi estivi. Non avendo trovato una collocazione lungo le vie o nei cortili, essi sono stati per anni nascosti alla vista dei visitatori: di alcuni di essi è sconosciuta la data, di altri incerto l'autore, a nessuno è dato un titolo. 

Nati senza l'ambizione di essere "opere d'arte", ma piuttosto "prove d'artista", rivelano tuttavia l'estro e la sensibilità di ogni autore che, sia pure come allievo, già esprimeva nelle forme e nei tratti la propria personalità. 

Qualcuno tra loro ha coltivato negli anni frequentazioni arcumeggiane, altri – arrivati anche da molto lontano – non sono più tornati ad Arcumeggia. 

Questa esposizione vuole rendere omaggio a ciascuno, ma in particolare al Maestro di alcuni dei corsi estivi di affresco, Carlo Fayer, amico ed estimatore di Arcumeggia mancato nel 2012, che a tanti allievi ha insegnato la tecnica e, con la semplicità e la sensibilità che gli appartenevano, ha trasmesso loro l'amore per un linguaggio antico. 

Il progetto è stato inserito nel contesto del programma organizzato dai soggetti che partecipano all'Accordo per la gestione e valorizzazione del Paese Dipinto di Arcumeggia: ossia, la Provincia di Varese, la Comunità Montana Valli del Verbano – Comune di Casalzuigno, con il supporto logistico dell'Associazione Pro Loco Arcumeggia, e con il contributo della Fondazione CARIPLO. 

OPERE D'ESORDIO
Inediti dai corsi estivi d'affresco ad Arcumeggia 1964-1999

Dal 2 agosto al 7 settembre 2014

Bottega del Pittore
Arcumeggia
Varese

Orari:
giovedì: dalle 15.00 alle 18.00;
sabato e domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
(Ingresso libero)

Info:
info@proarcumeggia.it