Fino al 29 settembre, Como ospita la mostra personale di Giancarlo Vitali dal titolo "Stralunati ovvero Le mani sulla Luna".
La mostra è inserita nel calendario della XIII edizione di Parolario, il festival di letteratura e cultura che quest'anno affronta il tema del sogno e che si svolge a Como fino all'8 settembre in diverse sedi: Villa Olmo, la splendida villa settecentesca che si affaccia direttamente sul Lago di Como, Villa del Grumello, Villa Sucota (Fondazione Antonio Ratti) e Palazzo del Broletto (con la mostra di Vitali).

Giancarlo Vitali nasce nel 1929 a Bellano, sul Lago di Como, in una famiglia di pescatori. Inizia a dipingere a quindici anni, dopo un periodo di lavoro all'Istituto d'Arti Grafiche di Bergamo. Espone la sua prima opera all'Angelicum di Milano nel 1947 in occasione della Biennale d'Arte Sacra. Nel ‘49 partecipa alla stessa Biennale con due opere, Visitazione e Cena in Emmaus e riceve calorosi apprezzamenti da Carlo Carrà. Inizia l'attività d'incisore nel 1981 su sollecitazione del figlio Velasco, anch'egli pittore. È il 1983 quando Giovanni Testori, avendo visto per caso la riproduzione di un coniglio squartato, gli fa visita. Nasce da questo incontro un rapporto di reciproca stima che si trasforma presto in una grande amicizia L'anno successivo Testori gli dedica un articolo sulla terza pagina del "Corriere della Sera" e organizza a Milano quella che si può considerare la prima personale. Da quel momento espone in molte sedi pubbliche e private.

Le cinquanta opere raccolte al Palazzo del Broletto sono una selezione dei tanti volti che l'artista ama ritrarre.

Volti nella folla, come maschere grottesche confuse nell'ansiosa speranza di un sogno collettivo di vera libertà. Volti che guardano in su, verso il cielo, con la segreta speranza di fuggire da questa vita che si pone come una prova troppo difficile da superare. Salire verso l'impossibile per raggiungere la Luna e per poi, magari, inoltrarsi verso gli infiniti mondi della nostra inconscia immaginazione. Per potersi dare il sogno di un'esistenza non più imprigionata nel tempo biologico di una fine annunciata in cui trovare vere regole che determinino il senso del nostro vivere. Volti che Giancarlo Vitali non connota ma che invece nasconde in maschere che appaiono come sarcastiche caricature delle nostre insufficienze. Noi, vittime e carnefici della nostra e dell'altrui vita.

Gli stessi volti, ma smascherati, che il pittore ha sempre prediletto. Quelli che declinano, con pietosa oggettività, un male dell'anima che fa perdersi in sé, quelli sguaiati di un ridere dislessico, sinistro e indecifrabile che mette le ali della follia, quelli remissive e dimentichi, che guardano senza guardare, annientandosi in una maschera rinsecchita di inconsapevolezza, quelli di chi manifesta il proprio limite oltre quello dei normali comportamenti, quasi fosse un genio stupido o uno stupido geniale.
I volti di tanti di noi che alzando gli occhi verso il cielo sono capaci di vedere una Luna che li chiama a sé. I tanti volti che Giancarlo Vitali ha amato ritrarre forse per interrogarsi sul senso e sul ruolo di tante esistenze declassate dalla nostra paura di spingersi oltre i confini del mare conosciuto saranno in mostra fino al 29 settembre.

Giancarlo Vitali – Stralunati ovvero Le mani sulla Luna
Fino al 29 settembre 2013
Palazzo del Broletto, Piazza Duomo – Como
Orari: martedì – venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato – domenica dalle 11.00 alle 20.00