Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

Rinnovo e crescita – Un Premio e una tradizione che si rinnovano. La Galleria Ghiggini prosegue sulla sua strada e a distanza di otto anni, seguendo il solco tracciato da Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli, non ha paura di riproporsi. Una politica vincente quella dello storico spazio varesino; un investimento a lungo termine che parte dai giovani e dall'arte contemporanea lombarda e ticinese. Un arte consapevole che si muove in parallelo all'attualità; che mescola la vita del singolo al collettivo in linea con un esigenza di autonomia e libertà di pensiero. Uno spaccato della generazione degli anni '80 (il Premio è riservato agli under trenta) in cui sono premiati originalità e abilità tecnica, cifra stilistica e contenuto. All'inaugurazione mattutina dell'esposizione delle opere dei finalisti, svoltasi sabato 4 aprile, erano presenti tutti gli artisti selezionati e alcuni membri della giuria che hanno creato un piacevole momento di incontro e confronto con il pubblico.

Pittura e fotografia – Allestita con un rigore – come si addice ad un concorso – la mostra da uguale spazio ad ognuno dei ragazzi e che presentano le due opere selezionate dalla giuria; la mostra è arricchita da un catalogo/guida che illustra le opere e riassume la carriera dei giovani selezionati. Anche l'VIII edizione del GhigginiArte giovani conferma una prevalenza di artisti figurativi. Una figuarzione che muove dalla realtà per indagare e rappresentare altri mondi possibili; altre opportunità che non derivano dalla vista ma dalla percezione di una situazione o di un sentimento. Confermata anche la ridotta presenza della scultura – una sola scultrice fa parte dei 10 finalisti – a favore di una pittura rinnovata nei materiali, dinamica, 'anticlassica' e della fotografia linguaggio sostenuto con convinzione dalle generazioni di artisti emergenti e dai critici del genere. 

Un'altro momento della presentazioneUn'altro momento della presentazione

Uguali e distanti – I dieci finalisti sono accomunati dalla necessità di esternare la propria interiorità, dalla volontà di non tacere le loro esigenze e i loro pensieri in merito all'attualità in cui vivono. Potenti o impotenti di fronte a problemi più o meno gravi danno corpo alle loro parole attraverso espressioni artistiche varie per genere, stile e materiale. Linguaggio iconico, aniconico o totalmente gestuale, dettagli o sguardi totali: il mondo di oggi entra nelle loro opere e si mescola alla loro esperienza personale generando creazioni autonome e distanti esteticamente. Freddezza e calore, partecipazione e distacco: una dicotomia continua che scarta ogni possibile assimilazione totale tra i giovani proposti. Dieci artisti con una solida base accademica – terminata o in svolgimento – proveninti da Brera o dalla facoltà di Architettura e residenti tra Milano, Varese e Como, nati tra il 1986 e il 1981.
Una ventina i giorni disponibili per votare (in galleria è predisposto un elenco con i nomi dei 70 giurati che si aggiungono alla giuria artistica) e nel frattempo si sono aperte le votazioni anche sul nostro sito che chiuderanno lo stesso giorno (24 aprile).