Quando si guarda un'opera d'arte il colore è la prima cosa che colpisce l'occhio.

E' una componente fondamentale delle arti figurative, non solo come mezzo espressivo e indispensabile mezzo di comunicazione, ma anche per le sue profonde implicazioni simboliche. Più del disegno che crea la forma è la cromia che suscita nel fruitore un'emozione. Ogni tinta dona al quadro, o alla scultura, una valenza diversa; fa sentire caldo o freddo, suscita gioia o dolore.

"Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull'Anima. Il colore è il tasto. L'occhio è il martelletto. L'Anima è un pianoforte con molte corde. L'artista è la mano che con questo o quel tasto porta l'anima a vibrare" diceva
Kandinskji.

Tra tutti i colori sicuramente è il rosso ad avere una valenza particolare. Usato dall'antichità ai giorni nostri come emblema dell'amore, ha suscitato imbarazzo in molti artisti che non hanno osato adoperarlo, mentre altri ne hanno fatto il segno distintivo della propria arte.

Sarà perché è il colore del sangue, della vita che nasce e spesso della morte; sarà perché è il colore dei tramonti e dei papaveri, delle rose più belle ma anche dello spavento e del pudore che tinge le gote degli adolescenti; sarà perché, più del bianco, è il contrario del nero e del lutto; sarà perché è sensuale, impudico, intrepido e ribelle che il rosso è un colore diverso dagli altri, è un'altra cosa.

Il bello del rosso è che attraversa l'occhio, il cuore e la mente di tutti: dei poveri e dei ricchi, dei colti e degli incolti, degli ultimi e dei primi. E' un riferimento simbolico perenne dell'immaginario collettivo universale in grado di attraversare razze e culture, a prescindere dalle epoche storiche.

Proprio intorno al rosso ruota la collettiva d'arte contemporanea organizzata allo Spazio Lavit. Una mostra che raduna artisti della galleria, artisti del varesotto e maestri ormai scomparsi. Pittura, scultura e disegni che hanno come unico comune denominatore questo colore primario.
Una tonalità audace che caratterizza le singole opere con valenza diversa, può essere l'unica protagonista di un lavoro oppure occupare un piccolo spazio all'interno di un quadro.

Esposte opere di:
Bernard Aubertin, Enrico Baj, Cristina Balsotti, Massimo Barlettani, Luigi Bello, Franz Borghese, Hsiao Chin, Claudio Cintoli, Sandro Del Pistoia, Paolo Fiorellini, Max Fontana, Ferdinando Greco, Wifredo Lam, Gianni Landonio, Carlo Lavit, Nes Lerpa, Luca Lischetti, Veronica Mazzucchi, Silvio Monti, Ester Maria Negretti, Gottardo Ortelli, Raffaele Penna, Pino Pinelli, Giorgio Presta, Giorgio Robustelli, Sandro Sardella, Giulia Scandolara, Emi Schumacher, Giorgio Sovana,Vera Verena Stoss, Giuliano Tomaino, 3Re.


Punto sul Rosso

28 novembre 2015 – 16 gennaio 2016
Spazio Lavit, Via Uberti 42, Varese (VA)
orari dal martedì al sabato dalle 17 alle 19.30
Mercoledì aperti anche la sera dalle 21.00 alle 23.00
Inaugurazione sabato 28 novembre, ore 18