Il Museo del Tessile di BustoIl Museo del Tessile di Busto

Yes, we can – Approvato all'unanimità il progetto dell'Ecomuseo della Valle Olona. Ad essere concordi sulla volontà di conservazione e promozione del patrimonio paesaggistico, storico e culturale della Valle è una solida trama di Comuni, Pro Loco e associazioni del territorio, questa volta supportati, se non addirittura spronati, dalla consigliera regionale Luciana Ruffinelli e dall'assessore provinciale al Turismo e alla Cultura, Francesca Brianza. In un incontro da loro tenuto la scorsa settimana al Museo del Tessile di Busto Arsizio, sono stati convocati per la presentazione del progetto i rappresentanti delle diverse realtà coinvolte, che comprendono venti comuni della valle, da Castellanza a Castiglione Olona. Il territorio, a detta di Ruffinelli, ha tutte le caratteristiche e le peculiarità, naturali e storiche, per la nascita di un ecomuseo: dopo l'inaugurazione del secondo lotto della pista ciclopedonale della Valle Olona e le opere di riqualificazione e di messa in sicurezza dell'alveo del fiume, ora si tratta di allargare lo sguardo a prospettive più ampie di valorizzazione.

Ecomuseo, istruzioni per l'uso – Le possibilità di riuscita sembrano a questo punto altissime: l'incontro tenuto da Luciana Ruffinelli, che nel 2007 ha fortemente voluto la creazione della legge regionale che istituisce gli

Valle OlonaValle Olona

Ecomusei, ha fornito dunque ai partecipanti le necessarie "istruzioni per l'uso": la legge regionale c'è e calza a pennello, il sostegno dell'Agenzia provinciale del Turismo pure, non resta dunque che affrettarsi per partecipare ai due bandi aperti in questo momento dalla Regione. Anche perché si tratterebbe del primo Ecomuseo della provincia di Varese. Il sostegno da parte degli amministratori comunali è ben saldo e ha già visto il fiorire di numerose proposte: Michele Palazzo, consigliere di Castellanza, ha già confermato la possibilità di mettere a disposizione la sua collezione di memorie storiche sulla società contadina, che conta 5000 pezzi da museo; da Cairate giunge la proposta di un progetto didattico sul ciclo della carta che coinvolga la grande cartiera Vita Mayer, mentre Armida Macchi della Pro Loco di Fagnano ha portato all'attenzione il Mulino Salmoiraghi come luogo d'interesse storico. Sembra inoltre chiara l'intenzione di riattivare il trenino della Valmorea. Insomma, tra cascine, industrie cotoniere, chiese, antichi mestieri, percorsi naturali, ognuno ha individuato i propri tesori da far confluire nell'ecomuseo. 

 
Alla ricerca del logo – Patrimonio, territorio, comunità: sono queste le tre parole chiave che guidano il progetto, finalizzato alla conservazione di identità, tradizioni e culture. La Valle Olona si trasformerebbe, dunque, in un immenso museo a cielo aperto, dove però la conservazione vuole essere il primo passo verso un rilancio turistico ed economico della zona, creando anche nuovi posti di lavoro, attraverso servizi per il tempo libero, percorsi didattici, mostre, conferenze, pubblicazioni, visite guidate. Un progetto che, se andasse in porto, sarebbe anche un ottimo biglietto da visita in occasione dell'Expo 2015. E' tanta la fiducia in questo progetto che i venti Comuni coinvolti si stanno già mobilitando con un'iniziativa significativa: un concorso rivolto alle scuole del territorio per la creazione del logo "Terre del Seprio-Medio Olona", in cui far emergere l'identità della valle: il suo fiume, i parchi, la storia locale, l'arte. Sembra, dunque, che l'Ecomuseo della Valle Olona stia già prendendo forma e noi crediamo che la collaborazione tra le sue diverse componenti sia già il primo importante passo verso la riuscita.