L'unione fa la forza – Il Sistema dei Musei Archeologici della provincia di Varese è vivo e ben avviato. Quello del contemporaneo, almeno nominalmente, è sulla carta. Ma attenzione. Anche il mondo della ceramica alza la testa e bussa alla porta della Regione. Queste almeno le intenzioni o gli auspici finali che sottendono la nuova interessante collaborazione tra il Museo Gianetti di Saronno e l'Associazione Amici della Ceramica di Varese che ha partorito "Storia della ceramica nel territorio di Varese dal '700 al '900", la mostra, per le cure di Raffaella Ausenda, inauguratasi negli spazi del Museo Gianetti di Saronno.

Le case della ceramica – Da molti anni ormai, la realtà museale saronnese di distingue per le sue collezioni artistiche, raccolte anche grazie ai rapporti istaurati con molti musei internzionali di ceramica. "L'idea della mostra – spiega Mara De Fanti, conservatore del Museo  Gianetti – è quella di collegare i musei di ceramica sul territorio varesino, più o meno piccoli: da Cerro di Laveno, a Villa Cagnola, alle Fornaci Ibis di Cunardo; essere propositivi, e più forti anche rispetto alla Regione Lombardia e creare i presupposti per la nascita di un sistema museale deditp alla ceramica".

La ricchezza del territorio – Un territorio che gioca a favore, il nostro. Indubbia è la ricchezza suo passato e del suo presente, che si caratterizza ancora oggi per le numerose botteghe e artigiani che si impegnano nella realizzazione di pezzi in ceramica. Gli studi e le ricerche fatte da Raffaella Ausenda, ceramologa di primo piano in ambito nazionale e Andrea Griffanti, consigliere tecnico della delegazione varesina dell'Associazione Nazionale Amici della Ceramica, hanno permesso di esporre delle lavori (maioliche, porcellane, terraglie), talvolta inediti, sfornati dalle botteghe e dalle industrie dei centri locali, come Castello Cabiaglio, Ghirla, Cunardo e Laveno. In mostra saranno presenti diversi capolavori del periodo Liberty, del grande "art director" Guido Andlovitz, degli artisti modellatori Angelo Biancini e Antonia Campi.

Scambi culturali – Ma la novità e l'ampio respito dell'esposizione si registra grazie anche al risalto dato al gemellaggio tra i centri di produzione del varesotto e quelli abruzzesi: "Dal 1950 artisti abruzzesi sono venuti spesso a lavorare nelle fornaci del territorio di Varese. Una tradizione – spiega ancora De Fanti – che risale già al XVIII secolo, quando la difficile ricerca di abili decoratori portava le manifatture a cercare personale anche in regioni lontane. Gli scambi, allora, erano già frequenti". Da qui i patrocini della Regione d'Abruzzo, della Provincia di Teramo, del comune di Castelli d'Abruzzo. Da qui l'idea che la mostra si trasferisca proprio in centro Italia, prossimamente.

'700-'900 – E' questo il periodo preso in considerazione per l'esposizione, che vede la presenza di più di cento opere. Tra i prestatori avrebbero dovuto esserci anche le collezioni civiche varesine. Ma, insorti problemi di carattere burocratico, le ceramiche di Castel Cabiaglio richieste da Saronno, sono rimaste nella sede cittadina di Masnago, esposte nello stesso periodo, in rispetto del progetto scientifico della mostra. La maggior parte delle ceramiche in mostra a Saronno, provengono da collezionisti e dimore private; in fondo sono loro i veri intenditori del mondo della ceramica. Quando nelle grandi dimore, nei grandi banchetti si vedevano fastosi tavoli imbanditi, erano impreziositi da servizi di tutto rispetto. Senza dimenticare, che sono molti oggi i collezionisti appassionati di quest'arte. In mostra saranno presenti chiaramente numerosi pezzi di proprietà del Museo Gianetti.

Fiore all'ochiello – Di grande importanza sono le "Verbanum stone", protagoniste della seconda metà dell'Ottocento e d'inizio Novecento e create da quella che oggi è la Società Ceramica Italiana, fondata sulle rive del Lago Maggiore dai tre soci, Carnelli, Caspani e Revelli. Il percorso si ferma al 1950. "La diffusione della ceramica assume poi contorni così vasti – spiega la conservatrice – che non ci sembrava corretto esaurirla con poche opere". La seconda metà del secolo scorso, insomma, sarà probabilmente l'oggetto della futura mostra; data ipotizzata, ottobre 2008. Nel frattempo una serie di conferenze collaterali approfondirà una serie di tematiche legate ai temi della mostra.

CONFERENZE ingresso libero.
p.sso Auditorium A. Moro, viale Santuario 13, Saronno.

Mercoledì 3 ottobre 2007 ore 17.30
Ceramica a Milano tra Settecento e Novecento.

di Raffaella Ausenda, curatrice della mostra

Mercoledì 10 ottobre ore 17.30
La storia della ceramica nella provincia di Varese.

di Andrea Griffanti, curatore della mostra.
Associazione Amici della Ceramica di Varese.

Mercoledì 17 ottobre ore 17.30
La storia della collezione Gianetti.

di Maria Rosa Tagliabue, direttrice del museo Gianetti e Raffaella Ausenda

Mercoledì 24 ottobre ore 17.30
La ceramica contemporanea.
Tavola rotonda sulla situazione della ceramica artistica contemporanea.

In collaborazione con l'associazione Cun Art – fornace Ibis di Cunardo (Va).

"Storia della ceramica nel territorio di Varese dal '700 al '900"
29 settembre-4 novembre
da martedì a domenica ore 15.00-19.00
da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 per scuole e gruppi su prenotazione
Museo Gianetti
via Carcano, 9
Saronno (VA)