Gabriele MartoranaGabriele Martorana

Il silenzio dopo i restauri del 2003 – Fatta eccezione per i brevi cenni fatti da Silvano Colombo nel suo ultimo volume dedicato ai dipinti masolinani, l'affresco che decora l'arco trionfale della Collegiata di Castiglione Olona ha vissuto un periodo di completa dimenticanza, in seguito ai restauri che lo riportarono in luce nell'agosto del 2003 grazie ai lavori condotti dalla ditta di restauro della Pinin Brambilla Barcilon. È grazie al lavoro di un tesista, se quel meraviglioso affresco riceve ora la considerazione che merita.

Un omaggio al proprio territorioGabriele Martorana, di Cassano Magnago, si è laureato in "Operatore del turismo culturale" all'Università di Ferrara, con una tesi intitolata "L'affresco della ''Dormitio Virginis'' nell'arco trionfale della Collegiata di Castiglione Olona: iconografia celebrativa del ciclo di affreschi mariani di Masolino da Panicale. Tema che, tra i vari motivi, Gabriele ha scelto, per rendere noto il territorio varesino al di fuori dei confini lombardi e per sopperire alla mancanza di uno studio approfondito sul significato e sulla paternità di un affresco mai studiato fino ad ora. Un'esigenza cognitiva sentita anche da coloro che, come questo giovane tesista, fanno parte dell'A.Ma.d, associazione di volontari che, durante l'anno, illustra ai turisti le bellezze della Collegiata e dell'annesso Battistero.

L'arco con la Dormitio VirginisL'arco con la Dormitio Virginis

I problemi della Dormitio – Scoprire l'affresco con la rappresentazione della "Dormitio" è stato come aggiungere il tassello mancante ad una impaginazione iconografica verticale che prevedeva, tra arco trionfale e presbiterio della chiesa, la raffigurazione della morte o meglio dell' "Addormentamento", l' "Assunzione" e l' "Incoronazione della Vergine". "Se è stato facile rinvenire nelle Sacre Scritture la fonte letteraria cui il Cardinal Branda Castiglioni si ispirò per l'ideazione dell'Assunzione e dell'Incoronazione di Maria, non altrettanto lo è stato per la Dormitio che, in quanto a fonti di ispirazione e in quanto a interpretazione, ha dato origine a maggiori difficoltà; per la derivazione  dai   Vangeli Apocrifi, per la resa secondo un'iconografia orientale, e per la gran penuria, ancora oggi, di testi critici a riguardo", spiega Gabriele.

L'arco trionfale prima dei restauriL'arco trionfale prima dei restauri

Un modello dottrinale – Nonostante i problemi e le perplessità alla fine qualche ipotesi è affiorata. La raffigurazione della Dormitio tra gli episodi gaudiosi della Vergine in Collegiata e l'uso di una iconografia orientale (visibile soprattutto nella rappresentazione dell'anima della Madonna in braccio a Cristo al centro della scena) per un episodio raramente rappresentato in Occidente, sarebbe da imputare, secondo le ipotesi di Gabriele, ai contatti che il Cardinale Branda ebbe, ai tempi della lotta contro l'eresia hussita in Ungheria, con la devozione mariana molto sentita in quel Paese, e alla volontà di offrire alla comunità castiglionese un modello dottrinale da emulare: la raffigurazione della Madonna che non muore, ma semplicemente si addormenta, la sua assunzione in cielo e la sua incoronazione sono da interpretare, cioè, come momenti culminanti di un percorso di vita esemplare che tutti i cristiani dovrebbero seguire.

Paolo Schiavo autore
– Oltre all'interpretazione iconologia del dipinto murale, il giovane laureato ha avanzato un'ulteriore ipotesi molto affascinante: la

Le pie donne, part. dell'affrescoLe pie donne, part. dell'affresco

Dormitio Virginis sarebbe attribuibile ad un allievo di Masolino da Panicale, Paolo di Stefano Badaloni, detto Paolo Schiavo, già autore degli affreschi raffiguranti il martirio di Santo Stefano sulle pareti dell'abside. "Giungere a questa conclusione non è stato semplice, a causa della solita mancanza di fonti critiche dalle quali partire per approfondire l'indagine, ma" –  specifica Gabriele – "la presenza di forti similitudini stilistiche e di una forte rassomiglianza iconografica e pittorica tra la posizione di una pia donna, in una scena con Santo Stefano, e quella dell'apostolo rappresentato all'estrema sinistra, nella Dormitio, mi hanno portato a considerare lo Schiavo quale vero autore dell'affresco. L'allievo di Masolino, tra l'altro, non dovette essere insolito alle rappresentazioni mariane, come testimonia una tavoletta presente in Collegiata, sulla quale è raffigurata l'Annunciazione: questa gli è già stata attribuita ed è parte, probabilmente, di una serie di dipinti a soggetto mariano, raffigurati su tavola dallo Schiavo, ed oggi conservati a Philadelphia in una collezione privata. Certo, le mie sono ipotesi, ma forse potranno risultare utili a coloro che in futuro vorranno approfondire ulteriormente l'argomento".