A poco più di due anni da "Dio storia dell'uomo. Dalla parola all'immagine" (Edizioni Messaggero), è da pochi giorni nelle librerie l'ultimo libro di Padre Andrea Dall'Asta S.J. Direttore della Galleria San Fedele di Milano, dal titolo "La croce e il volto. Percorsi tra arte, cinema e teologia" (Ancora Editrice, pp.240, € 30.00).

Strutturato in capitoli tematici, il volume, corredato da oltre 50 immagini a colori, apre analizzando il simbolo della croce come elemento di sofferenza quale passaggio necessario, iconografico e teologico,atto a dare senso al sacrificio del figlio di Dio al fine di liberare il genere umano dal suo peccato d'origine aprendo all'arte la via della raffigurazione della croce e del volto di Gesù.

Ne sono primari esempi la "Croce a volta stellata" (prima metà del V secolo), mosaico presente nel Mausoleo di Galla Placida a Ravenna, successivamente il "Cristo Pantocratore" (XXI secolo) nel Duomo di Monreale, il "Crocifisso di San Damiano" (XI-XII secolo), nella chiesa di Santa Chiara ad Assisi e la "Crocifissione" (1268-1271) di Cimabue, nella chiesa di San Domenico ad Arezzo.

Altro tema rilevante, è la dialettica tra Cristo trionfante e Cristo sofferente, fondamentale chiave di lettura per comprendere la storia dell'occidente fino ad oggi, dove la figura del figlio di Dio risorto trova ampio riferimento nelle opere di Giovanni Bellini e Piero della Francesca.

Nel ‘900 il corpo diviene sempre più testimonianza psicologica dell'artista spostando l'attenzione dalla figura di Cristo allo sguardo verso il proprio aspetto, sino alla rottura con l'arte del passato messa in atto da Picasso con la sua "Les demoiselles d'Avignon" (1907), capace di ribaltare i tradizionali canoni della armoniosa bellezza rinascimentale, arrivando alle lacerazioni del corpo create da Bacon e Arnulf Rainer poi alla Body Art e all'idea di performance.

Nel capitolo dedicato all'arte contemporanea, Andrea Dall'Asta evidenzia come le raffigurazioni della croce e del corpo creino percorsi meno unitari rispetto al passato citando a tale proposito i lavori di Lawrance Carrol, Mimmo Paladino e Jannis Kounellis.

Nella parte dedicata al cinema, l'autore struttura una attenta analisi tra i differenti stili di rappresentazione della vita e della sofferenza di Cristo, con particolari riferimenti alle pellicole di Pasolini e Mel Gibson.

Info.
Andrea Dall'Asta – "La voce e il volto. Percorsi tra arte, cinema e teologia"
(Ancora Editrice, pp.240, € 30.00)