Autoritratto in piedi, 1979Autoritratto in piedi, 1979

La galleria Bambaia continua il suo discorso espositivo rivolto a maestri sui quali Luigi Rebesco, il titolare, ha scommesso in tempi che non ne avevano ancora riconosciuto il valore. Dopo Guccione, che ha avuto un ottimo riscontro sotto tutti i punti di vista, è la volta di Gianfranco Ferroni.

Nato a Livorno nel 1927, si formò in modo tormentato nella Milano del dopoguerra, attraversando i decenni con un'opera che da venature espressioniste approdò a una personalissima metafisica degli oggetti ritratti insistentemente nella solitudine dello studio. Il mistero dell'esistere, indagato nell'azione della luce sullo spazio e sulle cose, diventa il motivo della sua arte, accostabile agli esempi di Vermeer e di Morandi.

Di Ferroni, sin dal suo esordio nell'immediato dopoguerra, hanno scritto critici e scrittori sensibili e autorevoli quali, recentemente, Giovanni Testori, Marco Vallora, Vittorio Sgarbi, Marco Goldin. L'artista ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali, le Biennali veneziane e le Quadriennali romane: nella Biennale del 1968, per solidarietà con la protesta giovanile, Ferroni espose le sue opere rivolte contro la parete.

Giovane seduto sulla branda, 1981Giovane seduto sulla branda, 1981

Nei raccolti e limpidi spazi della Bambaia saranno visibili una trentina di lavori su carta, tra matite, litografie e acqueforti. Nell'arte incisoria Ferroni diede il meglio di sè, coniugando tecnica sopraffina e soggetti tanto disadorni quanto ricchi di una laica trascendenza.

Per le pregevoli Edizioni Bambaia, sono disponibili in galleria i due volumetti dedicati a Ferroni nelle precedenti esposizioni del 1982 e del 1999. Nella prima occasione Franco Loi scrisse "Il tessuto", accostando da poeta il mondo ferroniano, mentre nel secondo Claudio Nembrini in "Di fronte al mistero" ha dato una lettura organica del percorso dell'artista. Artista uscito dal silenzio, sempre più accreditato come tra i maggiori del '900 figurativo, che visse anche dalle nostre parti, in quel di Tradate.

La galleria Bambaia rende con questa mostra un garbato e commosso omaggio a quelli che sarebbero stati gli 80 anni di Ferroni, scomparso a Bergamo nel 2001. In buona compagnia, se Milano e Bergamo, le due "patrie" del grande incisore, stanno approntando importanti retrospettive a lui dedicate.

Omaggio a Gianfranco Ferroni
dal 10 febbraio al 15 aprile 2007
Busto Arsizio, Bambaia Galleria d'Arte
via Carlo Porta 2 (angolo Corso Europa)
tel. 0331-622440
feriali 17-19,30; festivi 16-19,30; lunedì chiuso