"Doni inattesi" - Mostra personale di Massimo Villa"Doni inattesi" – Mostra personale
di Massimo Villa

"Tutto ciò che non viene donato va perduto", scriveva Dominique Lapierre. E sembra che la pensi così anche Massimo Villa che presenta i suoi lavori alla duetart gallery di Varese nella personale intitolata "Doni inattesi". Una natura osservata con affetto, verrebbe da dire: boschi, paludi, canneti e piccoli frutti della terra restituiti in pittura. Dalla fotografia, strumento fedele per immortalare la realtà, si giunge alla tela dove resta impressa la costante mutevolezza della luce nelle diverse ore del giorno e dove il verde e l'azzurro si declinano in una molteplicità senza fine di gamme, sfumature e riflessi. Il lavoro minuzioso e solitario sull'immagine caratterizza anche le recenti nature morte, dipinti di un virtuosismo illusionistico e di una precisione lenticolare. "Finestre che si affacciano su una bellezza rasserenante, che toglie il fiato", le chiama l'artista, per il quale la natura del lago e delle colline del Varesotto non ha segreti.

Frutti dalle bucce rugose che invitano ad affondarvi i denti, composizioni dal sentore caravaggesco con mele indagate in ogni centimetro e grappoli d'uva incoronati da foglie secche. Dalla ricerca di una bellezza formale, fatta di un delicato equilibrio tra luci e ombre, volumi e colori, sorgono monumenti minimi

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di Massimo Villa

apparentemente fuori dal tempo e dal vissuto personale. Ma solo apparentemente, perchè talvolta i titoli delle opere suggeriscono una chiave di lettura che si smarca dalla semplice descrizione oggettuale della natura e si veste di note pensose e malinconiche, di un senso di nostalgia o di dramma immanente.

Al mercato – "Mai scelti a caso, i protagonisti che mette sui suoi palcoscenici sono ricercati con pazienza nei mercati: "Spesso quelli con più personalità sono proprio i frutti con ammaccature o dalla forma irregolare", racconta l'autore. Nel silenzio del suo studio apparecchia il tavolo con la scena da dipingere. E' il momento più delicato. Dispone i frutti sotto il fascio di luce della lampada, li accosta, li allontana, li avvicina di nuovo per creare il modello delle sue studiatissime architetture. Dove tutto è necessario e nulla è casuale. Si muove silenzioso, quasi inavvertito, alla ricerca del punto di vista ideale per ritrarre la scena che ha in mente. Dà l'ultimo tocco, poi sistema il cavalletto e scatta. La foto fornisce una traccia che l'artista seguirà fedelmente. Ogni

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asperità della buccia viene riprodotta con mano esperta e instancabile, ogni nervatura su una foglia viene resa con un calligrafismo minuzioso che si ferma solo un passo prima dell'iperrealismo, ogni singola irregolarità che rende unico un frutto viene descritta con la virtuosistica precisione di un pittore realista del Seicento e, allo stesso tempo, con la glacialità di un artista concettuale, in un curioso gioco degli opposti e dei contrasti". Così nel testo di presentazione alla mostra che resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre.

La scienza e la curiosità che alimentano l'arte – Massimo Villa è nato nel 1974 a Varese, dove vive e lavora. Dopo la laurea in Scienze Naturali all'Università Statale di Milano, prosegue il suo dialogo con il paesaggio indagandolo con la sensibilità del naturista e l'occhio del pittore. Dipinti con la tecnica dell'olio su tela, nascono i cicli dedicati al Lago di Varese e alla palude Brabbia, alle montagne e ai boschi del Varesotto.

"Doni inattesi" – Mostra personale di Massimo Villa
Dal 6 al 27 novembre 2010
Varese, duet gallery
Vicolo Santa Chiara 4 / via Griffi 3
Inaugurazione: sabato 6 novembre, alle ore 18.00
Sarà presente l'autore
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
A cura di Licia Spagnesi