CasoratiCasorati

Lunga permanenza – Ultimi giorni per visitare la Collezione Ferrazzi esposta nella sede storica della Gam. La mostra presa a modello dall'assessore Fassa, in sede di presentazione, come esempio di quella qualità che è un tratto distintivo delle indagini anche quelle temporanee, portate avanti dalla direzione museale, ha risposto alle aspettative. Dopo il migliaio presente all'inaugurazione, un numero grosso modo simile di visitatori, tra cui molti gruppi studenteschi ne ha potuto ammirare la compattezza e la continuità storica.

Unitarietà e visibilità – La collezione nasce dalla passione e dalla volontà di Franco Ferrazzi, notaio legato da una profonda amicizia con Silvio Zanella, consigliere fondamentale nell'acquisto delle opere della collezione. La volontà del notaio era quella di tenere compatta la sua raccolta e nel contempo renderla fruibile al pubblico e all'intera città. I desideri di Ferrazzi sono quindi stati ampiamente rispettati, sia grazie alla mostra, aperta fino al 20 ottobre, sia grazie alla futura collocazione delle opere all'interno del percorso espositivo della Gam nella nuova sede museale.

Come a casa – Attraversando il corridoio che porta al salone dedicato alle mostre temporanee si intravedono le sale della collezione permanente del museo, allestite con gigantesche tele minimaliste dai colori accesi. Arrivati nella sala in cui è esposta la collezione Ferrazzi si respira un'aria tranquilla, di casa; i quadri sono di piccole o medie dimensioni, raggruppati a tre a tre o appesi uno sopra l'altro. Sembra di entrare nella calda intimità del salotto di casa Ferrazzi, e vedere il notaio che, seduto su una comoda poltrona, contempla le sue pareti cariche di storia, di pensieri e di uomini che hanno fatto grande l'arte contemporanea.

L'opera di OppiL'opera di Oppi

Stili e confronti – È un dibattito ancora acceso sulle pareti quello tra le opere degli artisti di Novecento, dall'interesse rinnovato per i valori classici dell'opera quali volume e composizione, e quelle degli artisti che fecero confluire la loro ricerca all'interno del movimento Corrente, nato durante la seconda guerra mondiale, che rifiutava l'estetica celebrativa di Novecento preferendo eseguire un'arte impegnata socialmente e politicamente. Accanto quindi ai lavori di Oppi, Funi e Dudreville si distinguono le ribellioni di Guttuso e la pittura di accentuat e ascendenze europee di De Pisis e Casorati.

Scelta nella scelta – La scelta delle opere è stata attuata da Franco Ferrazzi privilegiando grandi artisti e soggetti legati ai generi del paesaggio, del ritratto e della natura morta, in linea con l'ambiente privato in cui erano collocati. Così, tra gli altri, possiamo ammirare uno splendido "paesaggio" di Guttuso, dalle forti pennellate pastose, un tipicamente grigio "paesaggio urbano" di Sironi, un'"autoritratto" di Balla e uno splendido "Ritratto del padre" di Funi.