Il suo nome inglese deriva dalla fusione tra jackrabbit (lepre) e antelope (antilope) e nel folklore americano è una creatura fantastica molto schiva e difficile da osservare o catturare. È il Jackalope l'animale da cui prende il titolo la personale della fotografa svizzera Marianne Engel (Wettingen, 1972), visitabile fino al 26 gennaio nell'ala est del Museo Cantonale d'Arte di Lugano.
Rappresentato come un coniglio dal cui capo spuntano corna simili a quelle di un'antilope o di un capriolo, il Jackalope, a differenza di altri animali che popolano l'immaginario statunitense, in realtà, non è frutto di pura invenzione fantastica, ma è piuttosto il risultato di una rara forma di papilloma virus che affligge conigli e lepri e che porta alla formazione di protuberanze sul collo e sul capo.

I conigli che osserviamo negli scatti della Engel, anche se non sono dotati di corna, appartengono, allo stesso modo del lepus cornutus dei bestiari antichi, a quello che Roger Caillois chiama "un fantastico congetturale e di ricerca".

Il dato reale finisce per incontrare quello fantastico e coincide con la metamorfosi costante della materia, dei corpi e dell'energia che caratterizza la vita di tutti i giorni.

Per Lugano l'artista ha dato il via da circa due anni a una sorta di work in progress che consiste nel dare forma a un grande appezzamento di terreno incolto, un giardino primordiale, da cui trae gli elementi per realizzare i propri lavori, come nel caso delle opere, fotografie e sculture luminescenti, presentate negli spazi museali.

Marianne Engel – Jackalope
Fino al 26 gennaio 2014
Museo Cantonale d'Arte, Ala Est 9, via canova 10, Lugano (CH)
Orari: martedì dalle 14.00 alle 18.00, mercoledì-domenica dalle 10.00 alle 18.00
http://www.museo-cantonale-arte.ch/