Un segno che si frantuma e si ricompone. E ancora il tema della terra e dell'acqua, il contrasto tra buio e luce. Sono queste le inconfondibili tracce riconoscibili nell'arte di Anneliese Gripp, di ritorno negli spazi dello Studio d'Arte Liberty, un piccolo, elegantissimo spazio dedicato all'arte sulle rive del lago, ad Angera.
L'artista presenta le sue ultime opere di un cammino artistico tra pittura e scultura, tra colature di colore e materia lucente. E' proprio il tema della luce il trait d'union della sua produzione, rendendo possibile la convivenza dei dipinti ad olio con le sottili lastre di ottone che prendono la forma delle chiome degli alberi mossi da vento.
Anneliese crea dei dittici giocando sui contrasti: aperture di grande respiro e chiarore fanno da contraltrare a dipinti imperscutabili, fatti di intrecci scuri che proibiscono di gettare lo sguardo oltre la realtà.
Si parte dalla natura, si passa dall'astrazione e si torna al figurativo. Il riferimento agli elementi della natura si trasfigura nelle opere con un gesto simbolico e risolutivo di rottura che libera la forma, come in un mosaico. Luci, effetti e atmosfere dettate dai diversi momenti del giorno e dal tempo diventano protagonisti nelle opere più marcatamente figurative dell'artista, come la veduta sul lago di Monate, colto al primo albeggiare, con quella lama di luce che delinea le cime all'orizzonte.
L'artista di origini irlandesi (nasce a Berlino), compie una formazione in diverse città europee: da Amburgo si trasferisce in Belgio e poi in Spagna dove conclude gli studi ed inizia ad esporre. Annaliese è in Italia dalla metà degli anni '60, dove prosegue la sua espressione artistica tra pittura e scultura.