L'interno della chiesa di Vedano OlonaL'interno della chiesa di Vedano Olona

San Pancrazio a Vedano Olona non cessa mai si stupire. Già Artevarese ha avuto modo di parlare dei tre frammenti di intonaci risalenti al tardo Quattrocento emersi dagli scavi. Ora invece si intende dare nota delle strutture pertinenti alle diverse fasi di vita della chiesa, emerse a meno di un metro di profondità.

La chiesa primitiva – L'edificio originario aveva forma rettangolare, ad unica aula, con l'abside semicircolare ad est e non doveva essere molto grande, al massimo 13,50 metri. Il materiale costruttivo era povero, ciottoli di grandi dimensioni legati con malta, la pavimentazione in terra battuta. Accanto alla chiesa, resti di una struttura quadrangolare: un antico campanile?
E non solo: sepolture in loculi antropomorfi, a forma cioè umana, collocate, come nella migliore tradizione medievale, all'esterno, presso la facciata e in corrispondenza dell'abside, e all'interno.

La chiesa cresce – 
Nei secoli aumentarono gli abitanti delle campagne, i fedeli che accorrevano alla Messa erano via via più numerosi. Fu così necessario ampliare l'edificio originario, con la costruzione dei muri perimetrali e di una nuova abside. La nuova chiesa è un'aula rettangolare, ampia 14 metri, larga 7, con abside semicircolare sagomata con tanto di spallette. Ancora in situ si trovano tracce di pittura: il paramento interno dell'abside è coperto da intonaco affrescato, con decorazioni figurate come un piede circondato da un serpente.

Tra tombe e luoghi privilegiati – 
Anche in questa seconda fase continua l'uso funerario della chiesa, con due tombe, una all'esterno dell'abside e una all'interno dell'aula, entrambe con struttura di ciottoli a secco.
Interessante la pavimentazione, in terra battuta nell'aula, in cocciopesto in corrispondenza dell'abside.
Questa differenza di materiale coincide con la volontà di sottolineare la maggiore importanza dell'area absidale rispetto al resto dell'edificio.

Grandi demolizioni – 
In un periodo successivo, alla metà del Quattrocento, grandi lavori coinvolgono la chiesetta di san Pancrazio. La chiesa si ampliò verso est, venne demolito l'abside e si costruì un nuovo presbiterio di forma rettangolare, quello attualmente in uso. A questa fase si può attribuire la costruzione di un nuovo altare con il paliotto affrescato. Questo raffigura una imago

Un particolare degli scavi nell'edificio sacroUn particolare degli scavi nell'edificio sacro

pietatis, tra due santi, di cui una è S.Caterina. La data incisa su una lastra sopra l'altare, 1444, permette di datare questa fase dell'edificio.

Ancora sepolture – 
Sono una ventina le tombe rinvenute nella navata, tutte di grandi dimensioni, la cui realizzazione ha causato la distruzione delle strutture più antiche della chiesa. Presentano tutte forma rettangolare, con spallette in ciottoli e laterizi, e coperture con voltini. Interessante il fatto che siano state bonificate, cioè aperte e svuotate in passato, probabilmente agli inizi del Novecento, quando fu messo in posa l'ultimo pavimento della chiesa.

La sacrestia – 
È il 1580, le carte d'archivio ricordano l'inizio dei lavori per la costruzione della sacrestia, a nord del presbiterio. In quell'occasione fu stesa una nuova pavimentazione su un vespaio di macerie ricco di frammenti di intonaco, fra cui i pezzi citati già altrove sulle pagine di Artevarese.
A piccole tappe, a passi lenti, si ricostruisce la storia di San Pancrazio. Pochi frammenti di intonaco, strutture murarie e sepolture sono i tasselli di un puzzle da ricostruire, sono le voci di un canto più complesso, quello della storia, tutto da ascoltare.

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RIPROPONIAMO, IN ALLEGATO, LA NOSTRA VISITA GUIDATA ALL'EDIFICIO DI VEDANO OLONA

UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO A FRANCO CANZIANI PER LE IMMAGINI FOTOGRAFICHE