Cerchiari, 'Background', 1962Cerchiari, 'Background', 1962

Silenzio di quasi quarant'anni – La personale dedicata ad Aldo Cerchiari (1906-1971), che si è inaugurata settimana scorso al Museo Diocesano, è un omaggio ad un artista, che durante tutta la sua vita ha compiuto una ricerca riservata tanto da scegliere con cura poche e rare esposizioni pubbliche, sia in Italia, sia all'estero. L'esposizione in corso avviene dopo quasi quarant'anni di silenzio, ma ha lo scopo di mettere in evidenza le peculiarità di Cerchiari, e farlo conoscere al grande pubblico, in quanto rappresenta un esponente a pieno titolo del dibattito artistico-culturale della Milano degli anni '50 e '60. Fu amico di molte personalità del tempo come Lucio Fontana, Aligi Sassu, Bruno Cassinari, Roberto Crippa e in particolare Bruno Munari. Egli, di origini venete, nacque a Padova, si trasferì a Milano con la famiglia all'inizio degli anni Venti e svolse svariate attività in particolare nel campo editoriale con le case editrici Sonzogno e Hoepli. La sua pittura nasce da un intenso apprendistato artistico da autodidattata con una sincera ricerca personale, che si è evoluta nel corso di tutta la sua vita.

Una mostra e un archivio a lui dedicati – La rassegna è costituita da quaranta opere ordinate cronologicamente a partire dalla sua produzione dei primissimi anni Cinquanta, quando i colori squillanti dominano ancora la tela corruguta dalla materia pittorica, fino a giungere agli anni Sessanta, quando i paesaggi diventano quasi trasparenti, i colori delicati e sommessi, e una vena poetica intinge profondamente ogni opera creata. L'omaggio ad Aldo Cerchiari è rappresentato anche dai frutti di una complessa ricerca condotta da Mariateresa Chirico, curatrice insieme a Paolo Biscottini della mostra, che ha permesso di ricostruire e ordinare l'intera produzione dell'artista e costituire  l'Archivio Aldo Cerchiari di Milano. L'indagine storico-critica inoltre è stata pubblicata in un volume ‘Aldo Cerchiari: un artista segreto' edito da E20& progetti (Biella, 2008) con più di seicento schede di opere dell'artista e i contributi di Elda Cerchiari Necchi, Marco Meneguzzo, Elena Pontiggia, e della curatrice dell'Archivio, con l'obiettivo di svelare agli occhi del grande pubblico la personalità segreta di un artista del Novecento.

Scanziani, 'Pirelli 2004-2007'Scanziani, 'Pirelli 2004-2007'

'Sotto il cielo di Milano' – Nadia Scanziani, fotografa professionista cattura scorci inediti della sua città. "A Milano è difficile guardare il cielo, forse perché le vie sono strette, forse, perché sui viali più esterni al centro si va solo in auto, o perchè siamo abituati a pensare e vivere Milano come una città, dove c'è poco tempo, non si cammina, non si guarda, perché non c'è molto da guardare. Le piazze i monumenti affascinanti sembrano essere altrove. Forse, a Milano si guardano le vetrine dei negozi, si cerca sempre qualcosa da comprare" afferma l'autrice e prosegue: "Questo lavoro vorrebbe proporre un punto di vista diverso per guardare la città. Immaginando di passeggiare per le strade e di guardare dal basso verso l'alto, l'attenzione si ferma su scorci di tetti, di palazzi, su dettagli delle architetture sulle quali scorrono, si appoggiano, appaiono cumuli nuvolosi di varie forme e grandezza, minacciose o rassicuranti, leggere o scure e pesanti, a seconda del momento e della diversa luminosità del cielo".

Lo sguardo verso l'alto – La mostra sarà aperta al pubblico a partire dal prossimo 2 ottobre 2009, un'occasione per avvicinarsi alla fotografia, uno dei linguaggi contemporanei, ormai, parte a pieno titolo dell'arte in senso lato. Linguaggio, che aiuta a vedere la realtà con occhi nuovi, attraverso, in questo caso, i venti scatti di Nadia Scanziani, che dopo la laurea in Filosofia conseguita presso l'Università Statale di Milano si è dedicata alla fotografia traendone notevoli soddisfazioni. Il cielo di Milano è quello ritratto tra il 2004 e il 2007, dove protagoniste sono le architetture che si stagliano nel cielo oppure viceversa, come vorrebbe il curatore della mostra Paolo Biscottini e l'autrice delle fotografie. Una  Milano diversa, mai vista, quasi un invito, affinchè lo sguardo di ciascuno, si rivolga più spesso verso l'alto.

Mostra dedicata all'opera
di
Aldo Cerchiari
18 settembre – 25 ottobre 2009
Mostra fotografica
di
Nadia Scanziani
02 ottobre – 08 novembre 2009
Inaugurazione: giovedì 1 ottobre, ore 18.00
Spazio MuDi Contemporanea
Milano, Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese, 95)
Orari: dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso.
Biglietti: intero 8 euro; ridotto 5 euro; solo il martedì: 4 euro.