Un'amicizia fra artisti ritratta da uno scatto fotografico: questo è il cuore che anima la mostra intitolata "Bodini e Merisio. Un'amicizia allo specchio" allestita presso il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio.

Lo specchio cui fa riferimento il titolo è quello della reflex: uno specchio che in questo caso funge sia da mezzo fisico che da metafora dell'amicizia tra i due artisti.

La mostra fotografica di Pepi Merisio comprende all'incirca una trentina di stampe originali in bianco e nero, che sono peraltro le stesse esposte nella mostra antologica Bodini a Gemonio che si tenne nel paese natale dello scultore nel 1987.
Tuttavia, rispetto a quell'evento, in mostra vi saranno anche delle stampe a colori cibachrome di grande formato, oltre ad alcuni libri di fotografia, come ad esempio quello edito nella collana de «I quaderni di Imago», e ad alcune sculture in bronzo messe in dialogo con le fotografie.

Le fotografie sono dunque quelle scattate da Pepi all'amico Floriano nell'arco degli anni della loro amicizia: dalla serie di Floriano nello studio milanese di via Beato Angelico nei primi anni Sessanta a quelle incentrate sulla lavorazione delle singole opere, quali Papa e Vescovi (1963), Ritratto del fratello (1963-64), Monumento a Paolo VI (1984-85) o il Monumento per Sant'Agostino(1986).

Si tratta di un documento storico e artistico di grande valore, dove l'occhio del fotografo si fa testimone e interprete di un'amicizia e di un'arte qual è quella plastica dello scultore. La mostra a cura di Daniele Astrologo, si avvale della collaborazione tecnica di Martina De Ambrogi, resterà aperta al pubblico fino a domenica 7 settembre.

Pepi Merisio è nato a Caravaggio nella bassa bergamasca nel 1931 e comincia a fotografare da autodidatta nel 1947. Progressivamente protagonista del mondo amatoriale degli anni Cinquanta, ottiene numerosi e prestigiosi riconoscimenti in Italia ed all'estero. Nel 1956 inizia la collaborazione con il Touring Club Italiano e con numerose riviste: Camera, Du, Réalité, Photo Maxima, Pirelli, Look, Famiglia Cristiana, Stern, Paris – Mach e numerose altre. Nel 1962 passa al professionismo e l'anno seguente entra nello staff di Epoca, allora certamente la più importante rivista per immagini italiana.

L'ambito ideale della poetica di Merisio è, insieme con la grande tradizione contadina e popolare della provincia italiana, anche il variegato mondo cattolico. Nel 1964 pubblica su Epoca il suo grande servizio Una giornata col Papa avviando così un lungo lavoro con Paolo VI. Dello stesso anno è il suo primo libro dedicato all'amico scultore Floriano Bodini. 

Da questo momento, mentre continua la collaborazione con grandi riviste internazionali (celebri i tre numeri monografici di Du sul Vaticano, su Siena e sull'Italia cattolica) avvia un'intensa attività editoriale. Caposaldo, dichiarazione d'intenti e summa preventiva della sua attività di narratore per immagini è l'opera Terra di Bergamo in tre volumi, edita nel 1969 per il centenario della Banca Popolare di Bergamo.

Da allora ha pubblicato oltre un centinaio di libri fotografici con editori diversi tra i quali Atlantis, Bär Verlag, Conzett e Huber, Orell Füssli, Zanichelli, Electa, Silvana, Bolis, M. D'Auria, Editalia, Pubbliepi, Monte dei Paschi, Grafica e Arte, Lyasis e l'ECRA di Roma, per la quale sta curando la collana Italia della nostra gente, che ha raggiunto i ventotto volumi.

Bodini e Merisio. Un'amicizia Allo Specchio.
Mostra fotografica di Pepi Merisio
Da sabato 28 giugno a domenica 07 settembre 2014 

Museo Civico Floriano Bodini
via Marsala 11
Gemonio

Orari:
Sabato e domenica: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30

Info:
info@amicimuseobodini.com
www.amicimuseobodini.com