Milano – “Ogni quadro è un racconto (e viceversa)” nell’opera di Gabriella Kuruvilla. Non solo. Ne prende infatti ispirazione la personale che dal 13 marzo si apre negli spazi di Gli eroici Furoni di via Melzo.

Un percorso espositivo dove ogni tela è accompagnata da un taccuino su cui è narrata la storia dipinta nell’opera. L’arte visiva si trasforma in arte narrativa, l’immagine si traduce in parola, la pittura diventa scrittura.

Gabriella Kuruvilla, pittrice e scrittrice nata a Milano da padre indiano e madre italiana: un incontro di mondi e di culture, che da sempre influenza la sua vita e il suo lavoro. Il tema del doppio  o la dualità – che caratterizza le sue origini non è infatti per lei solo un modus vivendi ma anche un modus operandi, che si rivela nella scelta di esprimersi attraverso due diverse forme creative: la pittura e la scrittura, messe in relazione tra loro fino a divenire l’una lo specchio dell’altra. Così che “Ogni quadro è un racconto (e viceversa)”: non a caso titolo di questa mostra, in cui accanto a ogni tela è appeso un taccuino Moleskine su cui è narrata la storia dipinta nell’opera.

Mantenendo uno stile diretto ed essenziale, pop e contemporaneo, a suo modo semplice e deciso, l’artista esprime pensieri ed emozioni complessi e mutevoli legati a tematiche intimistiche e a problematiche sociali, attraversando il personale e il politico. Creando, a volte, un ponte tra l’Italia e l’India e i loro immaginari: due parti di lei. Di un’identità non riconducibile a una sola unità, ma giocata sugli incroci, sui contrasti a volte solo apparenti e sul meticciato. Così come di storie differenti è permeato lo spazio dove da 15 anni ha sede la galleria e spazio culturale Gli eroici furori: un ex laboratorio di restauro situato nel quartiere di Porta Venezia, una delle zone più multietniche e inclusive di Milano.

La mostra fa parte del calendario di eventi di awareness raising organizzati nell’ambito del progetto Empower – European key Multipliers PromOte aWarenEss against Racism and xenophobiaè ed è realizzata in collaborazione con ACRA: una ONG attiva da oltre cinquant’anni con progetti di cooperazione internazionale in diversi paesi dell’Africa e dell’America Latina, che in Europa e in Italia promuove una cultura di dialogo, integrazione, scambio interculturale e solidarietà organizzando attività di educazione alla cittadinanza globale per le scuole e i giovani. Tra queste iniziative si inseriscono le passeggiate Migrantour, volte alla scoperta dei quartieri interculturali di Milano: in occasione della settimana antirazzista, sabato 23 marzo ACRA proporrà una speciale passeggiata Migrantour, aperta alla cittadinanza e improntata sulla narrazione decoloniale del quartiere di Porta Venezia, che partirà alle 18 dalla sede dell’esposizione.

In occasione dell’evento verrà esposto anche il taccuino d’autore realizzato dall’artista per la Collezione di Moleskine Foundation.

L’esposizione che si aprirà al pubblico il 13 marzo alle 18, proseguirà poi sino al 27 marzo; sarà visitabile da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 e su appuntamento.

 

Cenni biografici

Gabriella Kuruvilla è nata a Milano nel 1969. Laureata in architettura e giornalista professionista, ha esposto i suoi quadri in Italia e all’estero, ha illustrato le copertine dei libri delle collane Varianti e Città d’autore di Morellini Editore e ha pubblicato romanzi e racconti per diverse case editrici, tra cui Baldini Castoldi Dalai, Laterza, Terre di Mezzo, Morellini Editore e Smemoranda. È stata tradotta in Germania e negli Stati Uniti. Recentemente ha collaborato con Moleskine Foundation, creando un taccuino d’autore per la loro Collezione.

www.gabriellakuruvilla.com